Una
discussione durata ore su un solo punto. Nodi politici che si sono presentati
tutti in fila, tra dietrologie e arrampicamenti sugli specchi. Accuse, toni che
si alzano, contraddizioni. E un sacco di spunti su cui riflettere, su come
funziona questa politica moderna, sulla considerazione che ha del cittadino,
sul valore che dà alla vita. Tutto questo è andato in scena venerdì sera
durante la seduta del Consiglio Comunale che discuteva di sicurezza, quella dei
nostri piccoli concittadini ospiti in una scuola che preoccupa molto le
opposizioni e per niente la maggioranza. E in mezzo ci sono i genitori di
questi bambini, frastornati, assenti, superficiali. A Montegranaro siamo sempre
più amorfi, proni, assuefatti a un potere che non ascolta e che promette cose
in cambio di silenzio, quieto vivere, ignavia.
Ma il
segnale più brutto è avvenuto nei giorni successivi. Un tempo la stampa avrebbe
pascolato su quanto è stato visto e sentito venerdì sera a Palazzo Francescani.
C’erano argomenti per riempire pagine e pagine, per raccontare e per ragionare.
Ebbene: le due testate locali se la cavano con un trafiletto che dice soltanto
che la mozione è stata respinta. Punto. Quelle online non ne parlano per
niente.
È la
fotocopia della stampa nazionale, succube e strumento del potere, o è semplice
pigrizia? Non lo so, ma è preoccupante. Se l’informazione non informa, se non
dà spazio a temi così importanti come la sicurezza di una scuola che ospita
cinquecento bambini, se non analizza la politica e tutto quello che viene
rappresentato in un contesto così pregno di significati, c’è davvero qualcosa
che non funziona. E qualsiasi lestofante vada al potere può fare quello che
vuole: non lo contesterà nessuno.
Luca
Craia
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