Santa Maria in Pantano (Montegallo) |
Vedere le
foto, inviatemi da un amico, di Santa Maria in Pantano, chiesa tra le più
preziose delle Marche e forse d’Italia, contenente i famosi affreschi delle
Sibille, ridotta a un cumulo di pietre mi ha sconvolto, mi ha quasi messo al
tappeto dopo i duri colpi ricevuti a causa del crollo di San Benedetto in
Norcia, di San Salvatore e di tanti altri nostri tesori, inestimabili e
insostituibili. Ero reduce da una mattinata passata in giro per la mia
Montegranaro a verificare con i miei occhi, insieme ad altri amici che amano la
loro terra e si impegnano per lei, una mattinata in cui ho visto le chiese
antiche di Montegranaro, il suo municipio, il suo centro storico ferito ma,
grazie a Dio, non mortalmente e le foto della chiesa montana distrutta mi hanno
prostrato.
Visso - la frana della Valnerina |
Ho visto la
crepa sul Vettore, una visione apocalittica, terrificante. Ho visto le immagini
del Nera che si è ripreso la strada, mangiando letteralmente la statale della
Valnerina, quella strada percorsa così tante volte che la macchina la farebbe a
memoria. Ho visto come la natura si riprende ciò che è suo, dimostrandoci che
non siamo padroni del mondo, siamo solo ospiti che devono rispettare il luogo
che occupano.
San Salvatore - Campi - Norcia |
Le Marche (e l'Umbria, regione sorella)
ferite sanguinano. Una terra ricca di bellezze, di tesori d’arte, di panorami
mozzafiato, ferita da quella stessa natura che è la sua forza e la sua
ricchezza. Ho sempre sostenuto che questa regione sia benedetta da Dio, per il
suo territorio di una bellezza sconvolgente, per tutta la storia e le sue
vestigia che sono raccolte, un gioiello dietro l’altro, paesino dopo paesino,
una concentrazione unica al mondo di tesori preziosissimi. Perdere quei tesori
è perdere la propria identità, la propria anima ma anche il proprio futuro, il
proprio capitale. Non possiamo arrenderci e so che non lo faremo. I Marchigiani
sono gente tosta, caparbia, gente abituata a fare, a creare, a salvaguardare.
Sarà dura
tornare alla normalità, certamente niente sarà più come prima e certe perdite
non potranno mai essere colmate. Ma le Marche torneranno splendide e lo faranno
grazie ai Marchigiani, con l’aiuto di Dio e confidando nel buon senso una volta
tanto, dei nostri governanti.
Luca
Craia
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