Non si fa
scrupolo Ediana Mancini a tirare in ballo persino il cittadino onorario di
Montegranaro, il dottor Vincenzo Valentini, che tanto lustro sta dando al
nostro paese, pur di mettere via i piedi dalla melma in cui l’assessore Strappa
ha fatto cadere la sua giunta. In un articolo de Il Resto del Carlino il primo
cittadino equipara la posizione del suo assessore con quella del cugino, Vincenzo Valentini appunto che,
come tutti sappiamo, risiede a Roma e non a pochi metri dalla palazzina dove un
appartamento è stato affittato al gruppo di Rom che stanno mettendo a ferro e
fuoco Montegranaro.
È un
comportamento meschino perché, se è vero che sia la Strappa che Valentini sono
coeredi e, quindi, cointestatari dell’appartamento in questione, è anche vero e
incontestabile che Vincenzo Valentini oggettivamente non può, data la distanza,
monitorare nel dettaglio cosa accade a Montegranaro, dandone delega sulla
fiducia ai parenti locali, mentre la Strappa vive e lavora a Montegranaro, di
cui è anche assessore ai Servizi Sociali, per cui, prima di affittare un bene a
dei criminali, dovrebbe porre particolare attenzione, sia perché in grado di conoscere la
situazione in prima battuta, sia per il proprio ruolo istituzionale. E in questo
poco vale il fatto che l’atto di locazione sia stato compiuto da un terzo
parente, rimane il caso politico che è, secondo me, grave e che, in altri contesti
magari più virtuosi, avrebbe prodotto le dimissioni dell’assessore.
Altrettanto
grave è l’affermazione del Vicesindaco Endrio Ubaldi, riportata dal Corriere Adriatico, in cui si
vorrebbe che l’affitto sia stato concesso sulla scorta di “regolari controlli
espletati dalla Polizia Municipale”, accusando indirettamente la stessa Polizia
Municipale di non aver effettuato detti controlli a dovere, visti gli esiti.
Insomma, il
vizio di sputare veleno non passa.
Luca
Craia
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