Continua la
scoppiettante serie di incongruenze da parte dell’Amministrazione Comunale
sulle scuole e la loro sicurezza, tema in cui i nostri amministratori si stanno
dimostrando oltremodo superficiali e, consentitemi, pericolosi, viste le
potenziali conseguenza di questa superficialità. Mi riferisco, ora, all’ultimo
comunicato apparso sulla pagina Facebook del Comune, col quale si informavano i
cittadini che le scuole rimarranno giustamente chiuse fino al prossimo
mercoledì. La scelta è saggia e lodevole, la motivazione lascia sconcertati.
“A seguito
di scrupolosi sopralluoghi, pur essendo agibili gli edifici controllati,
considerato il perdurare dello sciame sismico, l'Amministrazione comunale di
Montegranaro ha deciso in via precauzionale la chiusura delle stesse scuole
anche per le giornate di venerdì 28 e sabato 29 ottobre”. Questo è quanto si
legge. Ora vorrei analizzare queste parole perché sono una contraddizione
spaventosa.
Gli edifici
sono agibili, e questa è una buona notizia, però le scuole rimarranno chiuse perché
ancora ci sono scosse in corso. Se ne deduce che, anche se gli edifici sono
agibili, il rischio esiste ed è concreto, altrimenti apriremmo le scuole.
Quindi le preoccupazioni manifestate da tanti genitori e cittadini circa la
sicurezza delle scuole erano fondate. Le scuole sono a rischio e questa
decisione ma, soprattutto, questa motivazione, lo dimostrano. Infatti sappiamo di
vivere in una zona sismica e il rischio del terremoto esiste ed è quotidiano,
non si esaurisce in pochi giorni. Secondo questa logica le scuole dovrebbero
stare sempre chiuse.
Ovviamente
sto estremizzando. Però questo ennesimo episodio sta a dimostrare che sarebbe
stato logico, sensato e moralmente obbligatorio intervenire con la massima
urgenza sulla sicurezza delle scuole anziché procrastinare l’intervento all’assegnazione
di fondi, tanto più che il denaro necessario è nella disponibilità del Comune,
solo che verrà utilizzato per un marciapiede. Questione di priorità.
Luca
Craia
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