Ci voleva l’accordo tra le associazioni
che si occupano del centro storico per smuovere le acque. È bastato annunciare
l’accordo per muovere l’assessore al centro storico, Giacomo Beverati, che
finalmente torna a parlare del paese antico e ritira magicamente fuori dal
cilindro il suo progetto del 2009. È il progetto del Comune, dice Beverati, ma
deve esserlo diventato ora, visto che all’assemblea pubblico che ho promosso
qualche mese fa aveva affermato il contrario, che il progetto non era più
attuabile e che non c’erano fondi per fare alcunché. Deve aver cambiato parere
nel frattempo e questo è un fatto positivo, così come è positiva la volontà di
collaborare con le tre associazioni che si sposa benissimo con la stessa
volontà espressa da Arkeo, Città Vecchia e Labirinto.
I fatti positivi che elenca Beverati sul
Corriere Adriatico sono ben poca cosa rispetto ai problemi reali del vecchio
borgo, ma va accolta positivamente l’apertura al confronto. La strada da
seguire, l’unica percorribile, è che chi amministra faccia un atto di umiltà e
di democrazia aprendo un dialogo costruttivo con chi i problemi li vive e li
affronta quotidianamente, con chi, negli ultimi anni, è stato l’unico soggetto
a proporre e attuare soluzioni: le associazioni. Se Beverati sarà abbastanza
intelligente da mettersi a disposizione, possiamo davvero sperare bene,
altrimenti perderemmo l’ennesimo treno per salvare il castello di Montegranaro,
forse l’ultimo treno che passerà.
Luca
Craia
Nessun commento:
Posta un commento