lunedì 7 novembre 2016

Belle parole, Gismondi, ma…



Sarebbe bello realizzare quello che dice l’ex Sindaco, Gastone Gismondi, nel suo ultimo comunicato. Sarebbe bello lavorare tutti nella stessa direzione, ognuno col proprio ruolo, ma senza pregiudiziali e, soprattutto, senza la cattiveria che sta contraddistinguendo l’ultima fase politica montegranarese. Sarebbe bello se la maggioranza rispettasse l’opposizione e non mostrasse i muscoli (e i numeri, per quanto scarsi) a ogni provvedimento. Sarebbe bello se chi governa rispettasse le sue stesse decisioni quando prese in comune con altri soggetti (vedi le diverse delibere approvaste su proposta 5 Stelle e mai applicate, come il piano antenne o la casa dell’acqua o l’abbattimento delle barriere architettoniche).
Sarebbe bello che i cittadini che segnalano disservizi o disfunzioni non vengano visti come nemici. Sarebbe bello che, quando un cittadino, come nel mio caso, segnala un problema, piccolo o grande che sia, non venga lapidato mediaticamente come un traditore della patria tramite bande di tiratori scelti, che usano le parole come fossero sassi, sapientemente guidati dall’assessore di turno. Sarebbe bello se, invece, chi segnala un problema venga visto come una risorsa, un qualcosa che aiuta a governare bene.
Sarebbe bello poter dialogare, pur nelle reciproche distanze e posizioni, senza scendere sempre sul piano personale, sull’insulto, sull’offesa a volte greve e gratuita. Sarebbe bello se chi ha responsabilità amministrative sia da esempio nel comportamento e nel linguaggio, piuttosto che essere il primo a istigare un clima avvelenato fatto di violenza verbale, rabbia indotta, mancanza di rispetto per le persone.
Tutto questo sarebbe bello, e sarebbe possibile in un mondo perfetto. Ma il nostro, di mondo, non è per niente perfetto e lo vediamo quotidianamente, dallo stesso comportamento delle Istituzioni, attrezzate con gang pronte al pestaggio mediatico (si spera solo mediatico), sempre sul piede di guerra, sempre pronte all’attacco, mai disposte al dialogo coi cittadini e con le altre forze. Vogliamo sperarci ancora? Proviamo: ci sono altri due anni e qualche mese prima delle prossime elezioni. Chissà che non si riesca a cambiare questo clima. Ma il cambiamento deve partire da chi governa, si badi bene: l’opposizione deve per forza essere critica e i cittadini che segnalano problemi non possono smettere di farlo per amor di pace. Vediamo se si può. Francamente ci credo poco ma… vediamo.

Luca Craia

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