Quindi si può fare. Se lo fanno a San Giorgio
di Pesaro, che non sta in Svizzera ma in Italia, nelle Marche, lo possiamo fare
anche a Montegranaro. Mentre il nostro assessore al centro storico, Giacomo
Beverati, ci racconta da due anni la bella fiaba delle case a 1 Euro, fiaba che
si è fatta vera solo una volta, tra l’altro con un sacco di difficoltà per chi
ha usufruito dell’iniziativa tanto che il cantiere è fermo ormai da mesi per
problemi che il Comune potrebbe aiutare a risolvere ma si guarda bene dal
farlo, apprendiamo che a Pesaro hanno fatto quello che personalmente invoco, inascoltato,
da anni e anni.
A San Giorgio di Pesaro, che evidentemente
ha problemi con stabili fatiscenti simili a quelli del Comune di Montegranaro,
hanno avuto questa idea geniale: hanno fatto un regolamento comunale col quale
il Comune si dà la facoltà di requisire ai privati gli stabili “in stato
di abbandono, di degrado e pericolose per la pubblica e privata incolumità e
frutto di comportamenti illeciti”, come dice il Sindaco Antonio Sebastianelli,
per poi intervenire direttamente, sanarli e riutilizzarli o abbatterli. E lo
fanno, incredibile ma vero, usando le prerogative proprie che la legge
attribuisce ai comuni, a tutti i comuni, quindi probabilmente anche a quello di
Montegranaro.
Fossi l’assessore Beverati, a questo punto, contatterei il mio omologo
di San Giorgio di Pesaro e mi farei spiegare bene come ha fatto, perché a
Montegranaro abbiamo un centro storico massacrato e, se non si trova una
soluzione per gli immobili in degrado, non c’è politica di valorizzazione che
conti. Questo l’architetto Beverati lo sa benissimo ma continua a raccontarci
favole. Sarebbe ora di sentire una storia vera.
Luca
Craia
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