giovedì 3 novembre 2016

Piccole gang esasperano e vanno contro l’integrazione



Potremmo chiamarla Il Dispetto del Campanello 2.0 ma secondo me è molto più grave e, soprattutto, danneggia più l’attore che la vittima del dispetto stesso. La cosa capita spesso nel quartiere di San Liborio, particolarmente in un grande condominio che non nominerò per questioni di privacy.
Accade che una banda di ragazzini magrebini, non si sa bene come, riesca a introdursi nell’androne del palazzo e da lì stacchi la corrente azionando gli interruttori dai contatori. Questo è il fatto più grave, perché al buio potrebbero capitare tante cose e i condomini hanno addirittura paura ad andare a riattaccare la luce. Ma non si limitano a questo: suonano i campanelli e insultano chi risponde.
Sono stati visti più di una volta e da più persone, sono stati anche allertati i Carabinieri ma capirete che, se le leggi italiane non consentono di fermare chi compie reati ben più gravi, di fronte a quella che è poco più di una bravata c’è davvero poco da fare. Solo che la gente comincia a esasperarsi, e ne ha pieno motivo. E questo agire stupido e infantile di questi giovani ospiti del nostro Paese danneggia prima di tutto la loro stessa comunità, che in questo modo riceve un ulteriore colpo alla propria immagine in direzione di integrazione e accettazione.
Quindi perché ne scrivo? Perché so che ci sono diversi Magrebini che mi leggono e mi auguro che possano intervenire loro per fermare questa brutta cosa, magari cercando di capire chi sono questi ragazzini, parlando con loro o con le loro famiglie, facendogli comprenderel’errore e le sue conseguenze sulla convivenza pacifica. E speriamo bene.

Luca Craia

Nessun commento:

Posta un commento