La notizia
del sequestro di un modesto carico di droga effettuato dai Carabinieri di
Montegranaro non dovrebbe suscitare tanto clamore: si tratta di una piccola
quantità di marjuana che non fa certo finire il mondo. Quello che, però, è
grave è che i soggetti che detenevano la sostanza sono noti alle forze dell’ordine
per fatti analoghi ed evidentemente ripetuti. Ciononostante sono liberi e
continuano a delinquere.
Questi
soggetti sono tre Marocchini residenti nel centro storico montegranarese e non
faccio fatica a immaginare chi siano. Da qui si possono trarre due conclusioni
poco rassicuranti. La prima è che il fatto contribuisce ad avvalorare l’ipotesi
del centro storico che sta diventando sempre più ghetto per stranieri e luogo
di alienazione sociale. L’alta concentrazione di immigrati nello stesso
quartiere non giova affatto all’integrazione degli stessi.
La seconda
riguarda la criminalità di origine straniera e, conseguentemente, anch’essa
implica un ragionamento sull’integrazione. Purtroppo registriamo sempre più
spesso atti criminali più o meno gravi commessi da cittadini stranieri,
particolarmente da Magrebini. Sono sempre e comunque convinto che la maggior
parte dei Magrebini arrivati a Montegranaro sia composta da persone oneste, ma
esiste una percentuale piuttosto alta di gente che vive fuori dalle regole.
Questa gente danneggia irreparabilmente il processo di integrazione. È necessario
che la stessa comunità magrebina intervenga, controlli, denunci chi delinque perché
solo così potrà evitare la naturale generalizzazione del fenomeno con le
conseguenze sociali che possiamo immaginare. L’integrazione parte dalla volontà
di integrarsi da parte dello straniero. Non il contrario. È evidente che a Montegranaro abbiamo un problema
di ordine pubblico causato da cittadini stranieri. Siano gli stessi stranieri
onesti a contribuire a risolverlo.
Luca
Craia
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