Vorrei ricordare a tutti coloro che oggi
si stracciano le vesti perché il Presidente della Repubblica ha incaricato il
povero Gentiloni di formare un nuovo governo dopo Renzi, che abbiamo votato per
un referendum e non per le elezioni politiche. Esiste ancora una maggioranza
parlamentare, per quanto eletta con una legge illegale, ed è l’unica
maggioranza possibile al momento. Mattarella, quindi, ha semplicemente
rispettato la Costituzione, quella che abbiamo appena difeso e salvato da un
attacco pernicioso condotto da quella stessa maggioranza che oggi andrà di
nuovo a governare. È la Costituzione che lo dice e così deve essere.
Gentiloni è un poveraccio. Lo è sia perché
politicamente ha il valore di una moneta da dieci Lire bucata, sia perché si
trova una patata bollente tra le mani e non ha le capacità nemmeno per pelarla.
È logico pensare che, dietro a questa ennesima marionetta, ci sia il solito
burattinaio che ha manovrato le ultime tre. Nulla di nuovo, quindi, ma
andiamoci piano ad accusare il Presidente della Repubblica che, in questo caso,
ha semplicemente assolto al suo compito.
Ora c’è solo da augurarsi che questo
miserabile governo faccia velocemente una legge elettorale passabile e che ci
lasci votare quanto prima. Così non fosse la vedo davvero molto male, ma chi ha
orchestrato questa situazione, che è stata progettata nel dettaglio, fino a
prevedere anche il dopo Renzi e la sconfitta al referendum, lo ha fatto molto
bene, facendo anche conto sull’inflessibilità del Movimento 5 Stelle. Temo che
toccherà aspettare la fine del quinquennio, e non è, come semplicisticamente si
vuole fare intendere, una questione legata alle indennità parlamentari da
maturare. Il motivo è che, nel frattempo, si dovrà dirimere la questione dell’incostituzionalità
della legge elettorale, magari facendone un’altra anche peggiore che metterà il
Pd nelle condizioni di governare e riformare la Costituzione senza ulteriori
problemi.
Luca
Craia
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