Per chiarezza diciamo che ho votato il Movimento 5 Stelle più di una volta e credo che mi toccherà votarlo ancora, visto il panorama. Con questo dichiaro di essere perfettamente conscio della responsabilità che mi assumo. Ciò detto, vorrei ragionare sugli ultimi fatti romani e su come i duri e puri si siano rivelati, in questo frangente come in altri, molto al di sotto delle aspettative.
La Raggi non è una vittima. È carnefice di se stessa e del suo stesso Movimento di cui è espressione. Per questo, col caso Marra, ha e deve assumersi tutte le responsabilità derivanti dal suo comportamento. Un comportamento scomposto e difficile da interpretare, in bilico tra buona fede e malafede, in cui il Sindaco di Roma (perdonatemi, ma Sindaca mi suona da presa per i fondelli) ha ampliamente dimostrato la sua inadeguatezza. Se Virginia Raggi era in buona fede è una sciocca e non può governare la Capitale. Se era in malafede è parte del sistema e non dovrebbe governare la Capitale. In entrambi i casi cambiano i fattori ma il risultato resta il medesimo.
Questo, però, dimostra come il nuovo differisca dal vecchio per la forma. Il vecchio non si sarebbe fatto prendere in castagna così stupidamente, con tutti gli enormi danni allo schieramento che ne conseguono. Siamo di fronte a un’approssimazione politica disarmante, che crea in me timori qualora dovessimo far governare il Paese a persone così poco preparate.
Ma siamo di fronte alla fine di un’era. Le ere finiscono nell’approssimazione, con gente che si improvvisa nel rimpiazzare i poteri che ha appena abbattuto. Le ere finiscono con le rivoluzioni, nel sangue, e ci andrà bene se la nostra finirà con le cazzate della Raggi. L’Impero Romano crollò sotto la spinta dei barbari, tribù disorganizzate , disomogenee, ma con inseta la forza del cambiamento. Ecco quello che accade ora: il Movimento 5 Stelle è una forza barbarica probabilmente destinata a scardinare e sostituire il vecchio. Fa paura, farà un sacco di danni, ma pare che la storia vada in quella direzione. E poco potranno i magistrati addomesticati, i giornalisti servi e perfino le scelte stupide della Raggi.
Luca Craia
La Raggi non è una vittima. È carnefice di se stessa e del suo stesso Movimento di cui è espressione. Per questo, col caso Marra, ha e deve assumersi tutte le responsabilità derivanti dal suo comportamento. Un comportamento scomposto e difficile da interpretare, in bilico tra buona fede e malafede, in cui il Sindaco di Roma (perdonatemi, ma Sindaca mi suona da presa per i fondelli) ha ampliamente dimostrato la sua inadeguatezza. Se Virginia Raggi era in buona fede è una sciocca e non può governare la Capitale. Se era in malafede è parte del sistema e non dovrebbe governare la Capitale. In entrambi i casi cambiano i fattori ma il risultato resta il medesimo.
Questo, però, dimostra come il nuovo differisca dal vecchio per la forma. Il vecchio non si sarebbe fatto prendere in castagna così stupidamente, con tutti gli enormi danni allo schieramento che ne conseguono. Siamo di fronte a un’approssimazione politica disarmante, che crea in me timori qualora dovessimo far governare il Paese a persone così poco preparate.
Ma siamo di fronte alla fine di un’era. Le ere finiscono nell’approssimazione, con gente che si improvvisa nel rimpiazzare i poteri che ha appena abbattuto. Le ere finiscono con le rivoluzioni, nel sangue, e ci andrà bene se la nostra finirà con le cazzate della Raggi. L’Impero Romano crollò sotto la spinta dei barbari, tribù disorganizzate , disomogenee, ma con inseta la forza del cambiamento. Ecco quello che accade ora: il Movimento 5 Stelle è una forza barbarica probabilmente destinata a scardinare e sostituire il vecchio. Fa paura, farà un sacco di danni, ma pare che la storia vada in quella direzione. E poco potranno i magistrati addomesticati, i giornalisti servi e perfino le scelte stupide della Raggi.
Luca Craia
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