Non mi
metterò a sindacare sulle tante imprecisioni e dichiarazioni discutibili
contenute nel “bilancio” di fine anno divulgato da Liberi per Montegranaro, il
movimento politico, chiamiamolo così, che fa capo al vicesindaco Ubaldi. Ci
sarebbe tanto da dire ma diventerebbe stucchevole dimostrare come ci si vanti, al solito,
di cose non fatte o, nella migliore delle ipotesi, dell’ordinaria amministrazione.
Quello che mi interessa, invece, è il fatto che si sia sentita la necessità di
uscire con un comunicato di parte e non ci si sia accontentati di quello già
pubblicato e più collegiale a firma dell’intera Giunta.
È un segnale
che va interpretato, perché la politica è fatta anche di queste cose. Il PD,
per esempio, non è uscito sulla stampa con dichiarazioni proprie, a parte il
solito giornaletto di partito che, consentitemi, non è la stessa cosa. Ubaldi,
invece, sente la necessità di ribadire la sua identità che, a quanto pare, non
è di lista civica come si è sempre cercato di far passare Liberi per
Montegranaro, ma di partito vero e proprio, con uomini propri e con una
necessità di consenso che sono propri a un organismo politico a se stante.
Ubaldi
vuole, con questo comunicato, riaffermare la propria identità politica e
distinguerla nettamente da quella degli alleati. In questo, però, dimostra come
la coesione della coalizione non sia poi così marcata, mentre è evidente la
disomogeneità politica delle componenti la maggioranza. Le prossime elezioni
sono lontane ma non tanto, e cominciare a riaffermare se stessi serve per
stabilire con precisioni quali siano le forze in campo e gli equilibri di un’eventuale
accordo elettorale di coalizione. Comunque il volemosebbene natalizio e della
prima parte del mandato è finito.
Luca
Craia
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