Non era
facilissimo ma c’è riuscito. Giacomo Beverati, il colto assessore alla Cultura
del Comune di Montegranaro, è stato capace, in un colpo solo, di fare
arrabbiare gli uomini di cultura di sinistra (i sedicenti tali sono in tutt’altre
cose affaccendati), di mettere in imbarazzo l’alleato di estrema destra e di
mandare su tutte le furie la comunità ebraica di Facebook. Come ha fatto? Ha
invitato un suo “grande amico” (sono tutti amici suoi, quelli che invita),
Diego Fusaro, a parlare di “memoria contesa” al teatro La Perla.
Io non andrò perché avro altro da fare, quindi non posso e non voglio scendere nel
merito dell’argomento trattato. Però ho molti amici ebrei che mi hanno subito
fatto notare quanto fosse brutto il concetto di “memoria contesa”, come se non
esistesse una verità storica ma bisognasse trovarne una che accontenti tutte le
parti in lizza, revisionisti compresi.
Le reazioni
del mondo ebraico sul social network sono furiose e gli epiteti si sprecano,
sia per il giovane filosofo che per il nostro assessore. Ho notizia di discussioni accesissime contro l'operato del nostro su diversi gruppi Facebook di cultura ebraica. C’è però un risvolto positivo:
Montegranaro è diventata famosa. Grazie Giacomo!
Luca
Craia
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