Quelli che
hanno qualche annetto di più ricorderanno come funzionava in Unione Sovietica:
il capo del PCUS, il Partito Comunista dell’Unione Sovietica era anche, seppure
informalmente, il capo del Governo e dello Stato, anche se, a occupare quei
posti ci fosse stato qualcun altro e non necessariamente in quest’ordine. Memore dei
fasti del passato e di quel poco, pochissimo direi, che rimane di comunista nel
DNA degli esponenti PD attuali, la Sindaca di Montegranaro, Ediana Mancini, da
capo dell’esecutivo cittadino si fa, da se stessa medesima, capo anche del
Consiglio Comunale, esautorando di fatto il Presidente in carica, Walter
Antonelli. Nell’URSS non era mai perfettamente chiaro chi comandasse, specie
nel primo periodo, quando Lenin e Stalin erano in competizione. Così anche a
Montegranaro non è chiaro chi comandi, se la Mancini, appunto, che ne avrebbe la
carica, o il capo del PCUS… ops… del PD locale, Roberto Basso, se non il
capo-ombra, Aronne Perugini. Fatto sta che pare chiaro come al
Presidente del Consiglio Comunale non venga dato alcun peso. E non solo nel
caso della convocazione del Consiglio Comunale aperto anticrisi.
Verrebbe
anche il sospetto che comandi il Sindacato, quella CIGIL che troviamo molto
spesso, tra ingerenze e incarichi diretti, tra le pieghe della nostra
amministrazione pubblica. Ricorderete il caso della convenzione tra il Comune
di Montegranaro e la stessa CGIL per la fornitura dei servizi sociali,
convenzione stipulate senza sentire gli altri patronati presenti sul
territorio, oppure il veto posto dallo stesso sindacato per la riforma del
regolamento di assegnazione degli alloggi popolari. Ora, addirittura, la CGIL
convoca i Consigli Comunali. Insomma, non sappiamo esattamente chi comandi a Montegranaro
ma certo le regole della democrazia sembrano soffrire leggermente. Appena appena.
In tutto
questo viene da domandarsi: ma Antonelli come fa a sopportare tutto questo?
Viene sistematicamente offeso, personalmente e istituzionalmente dalla sua
maggioranza, addirittura gli aprono e leggono la corrispondenza personale, ora
arrivano ad esautorarlo dal suo ruolo di capo del Consiglio Comunale. Antonelli
è uomo paziente, lo conosco, ma a me tutto questo pare un po’ troppo.
Luca
Craia
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