È partito
stamattina per il laboratorio del restauratore Marco Salusti il Sacello
Lauretano contenuto nella chiesa dei SS.Filippo e Giacomo. Il progetto era
stato presentato da Arkeo alla Curia Arcivescovile di Fermo, ovviamente col
placet del parroco don Sandro, già lo scorso settembre ma soltanto nella
settimana a cavallo tra Natale e Capodanno è giunta l’approvazione della Sovrintendenza
e i relativi permessi a intervenire. Così stamane Marco Salusti ha preso in
carico l’opera che verrà riportata all’antico splendore in un paio di mesi.
Il Sacello
Lauretano è uno splendido esempio di plastificazione dell’immagine della Santa
Casa di Loreto, un’arte devozionale nata subito dopo la “traslazione” della Casa
della Vergine a Loreto, che la tradizione indica nella data del 10 dicembre
1294. Da allora in molte chiese marchigiane sono cominciate ad apparire queste “casette”
che ne rappresentano l’immagine. Quella di Montegranaro è un’opera molto ricca,
in legno, cartapesta e stoffa, e necessita di restauri urgenti per il
progressivo deterioramento di materiali e colori. È databile al XVII secolo ed
è sempre stata conservata nella chiesa del priore, salvo negli anni in cui la
chiesa è stata chiusa, anni in cui l’opera era stata spostata, per metterla al
sicuro, nella sottostante chiesa di Sant’Ugo ad opera dei nostri volontari.
Il restauro
sarà interamente finanziato da Arkeo coi fondi raccolti durante le nostre
iniziative e con le offerte dei visitatori che vengono ai nostri tour, eccetto
gli introiti della manifestazione “Il
canto degli Affreschi” e del concerto dei FiorOscuro che sono stati
destinati all’iniziativa “Uniti per voi”
delle associazioni montegranaresi pro terremotati. Tutto ciò che Arkeo
raccoglie con le sue iniziative, infatti, viene poi restituito sotto forma di
opere di recupero del patrimonio culturale e storico. Siamo anche in attesa del
progetto per il restauro del Crocifisso del cimitero per il quale, invece, chiederemo
un contributo alla cittadinanza.
Affidiamo
intanto la “Casetta della Madonna” all’ottimo Marco Salusti in attesa che ci
venga restituita in un paio di mesi.
Luca
Craia
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