È sempre
molto tranquillo e ogni volta esprime soddisfazione, l’assessore alla cultura
del Comune di Montegranaro, Giacomo Beverati, quando parla delle cose che organizza.
Sono sempre grandi successi, a prescindere dal consenso che riscuotono e dalla
partecipazione popolare. Un assessore particolare, davvero poco presente e
incisivo che, addirittura, al pranzo delle associazioni di ieri che radunava
quasi quattrocento attivisti del panorama culturale e sociale di Montegranaro,
non si è fatto vedere nemmeno per un fugace saluto. Scelte.
Nessuno,
tanto meno Beverati, però parla del rischio che Veregra Street quest’anno salti
o, quantomeno, che debba attorcigliarsi intorno ai cantieri di viale Gramsci.
Ma il problema pare concreto, se si pensa che, per quando si farà il bando e si
assegnerà l’appalto per i lavori di rifacimento del viale, che è teatro di
mezzo festival, arriverà marzo se andrà bene. Da lì a giugno si fa presto a
fare il conto di quanto tempo si ha a disposizione. Ammesso che la ditta sia
rapidissima ed efficientissima, ma ci saranno poco più di sessanta giorni per
finire in tempo, sempre che non ci si metta nulla di traverso. Fossi l’assessore
alla cultura, qualche preoccupazione ce l’avrei.
Nota a
margine: chissà se, nel progetto definitivo per via Gramsci è stato previsto il
rifacimento del viottolo ammazzacaviglie che si trova sul lato ovest del
giardino? Speriamo di sì, visto che lo stesso Perugini affermò all’epoca non
tanto remota che si trattava di una sistemazione provvisoria.
Seconda nota
a margine: chissà se quest’anno sarà concessa la possibilità di fare baccano
fino a tardissima notte o se si opterà per un maggior rispetto per i residenti,
per il paese e per le regole e le leggi stesse? Anche qui, speriamo.
Luca
Craia
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