''Le frasi di Vasco Errani
pubblicate questa mattina si riferiscono ad una riunione con tutti i sindaci
delle comunità colpite dal sisma. Durante un confronto possono anche esserci
momenti di tensione, motivati non dal desiderio di alimentare lo scontro ma
dalla voglia di fare sempre meglio e sempre velocemente, ma certamente non ci
distolgono dal continuare a lavorare insieme per il bene delle nostra gente.
Non abbiamo bisogno di polemiche e strumentalizzazioni''. Lo dice Luca
Ceriscioli, il Presidente della Regione Marche, in una dichiarazione rilasciata poco fa, riferendosi alla frase attribuita al Commissario per la
ricostruzione, Vasco Errani.
In realtà lo stesso Errani smentisce
di aver detto frasi estremamente critiche sulla gestione del post-terremoto e
della ricostruzione, anche se la smentita risulta poco credibile in quanto ci
sono le registrazioni. In ogni caso, smentita o no, frasi pronunciate o meno, è
la realtà dei fatti che parla molto più di una frase di Errani che, anche
avesse pronunciato quelle parole, non avrebbe fatto altro che confermare quello
che tutti vediamo.
Il punto è proprio questo: è del
tutto accademico disquisire su quanto possa aver detto o non detto Errani.
Occorre invece che vi sia una netta presa di coscienza da parte del Commissario
e dei responsabili della ricostruzioni, nel caso delle Marche dello stesso
Presidente Ceriscioli, che fino a questo momento si è sbagliato tutto o quasi e
che da oltre sei mesi non si sono fatti progressi apprezzabili. Se invece si fa
il giochino, ormai trito e noto, dell’accusarsi vicendevolmente per poi
discolparsi in modo tale da evitare di attribuire o attribuirsi responsabilità,
non si fa altro che proseguire su una strada che non sta portando a nulla, con
città ancora ingombre di macerie, sfollati che non sanno che fine debbano fare
e un’intera area geografica che avanza inesorabilmente verso la
desertificazione.
Luca Craia
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