Esattamente
quattro anni fa entrava in vigore la legge 29 gennaio 1992 n. 113, una norma
importante che avrebbe potuto rivoluzionare il concetto di verde urbano.
Infatti questa legge obbliga i comuni a piantare un albero per ogni neonato che
vede la luce sul proprio territorio comunale entro sei mesi dalla nascita. In
realtà la norma, come si vede, è vecchia di venticinque anni e fu redatta dal
duo Cossiga-Andreotti, ma è stata fino ad oggi totalmente disattesa. Con la
legge n.10 del 14 gennaio 2013 si sono furono introdotte importanti modifiche
alla precedente norma che la resero, di fatto, obbligatoria. Il Comitato per lo
sviluppo del verde pubblico, istituito presso il Ministero dell’Ambiente, avrebbe
dovuto vigilare sull’applicazione della stessa. I Comuni avrebbero l’obbligo di
comunicare il tipo di albero prescelto per ogni bimbo nato e l’ubicazione della
pianta e avrebbero dovuto redigere un censimento delle piantumazioni con
cadenza annuale. La legge introduceva anche regole precise sulla tutela degli
alberi monumentali stabilendo per il 21 novembre la “Giornata Nazionale
dell’Albero” che prevede attività formative presso le scuole ed iniziative
volte alla sensibilizzazione verso il verde. Sono passati quattro anni ma la
legge non ha trovato alcuna applicazione, almeno a Montegranaro.
Luca Craia
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