Chiuso ieri
il numero per le donazioni tramite sms solidale, tramite il quale si intendeva
raccogliere fondi da destinarsi alla ricostruzione delle scuole colpite dal
sisma nelle regioni Marche, Abruzzo, Lazio e Umbria. La somma raccolta è
davvero bassa, solo 3.446.236 di Euro, una cifra con la quale credo si potrà
fare ben poco. Sono diventati avari gli Italiani, fin qui sempre generosi e
pronti alla solidarietà, o c’è un’altra spiegazione?
Credo che la
generosità del popolo italiano non sia da mettere in discussione ed è stata
ampliamente dimostrata da numerose iniziative a favore delle popolazioni
colpite dal terremoto, La questione, secondo me, è un’altra: la gente ha capito
che questo era uno scarico di responsabilità da parte dello Stato. Le scuole
vanno ricostruite con i soldi delle nostre tasse, quei tanti, tantissimi soldi
che gli Italiani versano allo Stato senza averne di ritorno servizi adeguati.
Ci sono molti modi di fare solidarietà, anche
aiutando direttamente i comuni colpiti, anche per ricostruire quelle scuole a
cui ertano destinati i soldi degli SMS. Ma gli Italiani sono stufi di essere
presi per il naso e la solidarietà la fanno in maniera più intelligente. Basti
pensare che le somme raccolte con i messaggini confluiranno nelle casse della
Presidenza del Consiglio e poi saranno versati al Commissario Straordinario. C’è
da fidarsi? A quanto pare gli Italiani si fidano poco. E fanno da soli.
Luca
Craia
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