L’Hotel
House di Porto Recanati non dovrebbe esistere. Rappresenta l’esempio di come
non si fa integrazione, di come non si gestisce l’immigrazione, di come si
generano situazioni irreversibili e irrisolvibili. Una città in verticale, un
ghetto con l’ascensore, un luogo infido e pericoloso anche per gli stessi
residenti che, però, sono i primi a non voler risolvere, a non fare nulla per
cambiare le cose. Non sono tutti delinquenti all’Hotel House, ma ce ne sono
tanti e comandano loro. E quelli che delinquenti non sono non si ribellano. Ma
sono pronti a ribellarsi alle autorità italiane, anche per presunti diritti che
non hanno.
Minacciano
la rivolta, i residenti dell’Hotel House. Domani mattina alle 10 pare che vogliano
bloccare la Statele 16, a meno che non vengano accolte le loro richieste. Ma,
siccome le loro richieste non sono accoglibili, è probabile che la protesta ci
sarà. Le ragioni sono assurde: non funzionano gli ascensori e i residenti
pretendono che ci pensi l’autorità italiana. Non hanno il bilancio approvato (e
come potrebbero) e vorrebbero una deroga per poter agire anche in assenza di
approvazione del bilancio. La richiesta non è ricevibile perché una deroga in
questo caso creerebbe una giurisprudenza caotica applicabile in ogni condominio
d’Italia. L’unica strada è che approvino il bilancio e tirino fuori i soldi per
la manutenzione dell’edificio. Ti pare?
Non se ne
esce, almeno aspettandosi comportamenti leciti da parte dei residenti e rigidi
da parte delle autorità. Ma qualcuno sa bene come funzionano le cose in Italia
e forza la mano. Il ricatto della manifestazione, che non dovrebbe e non
potrebbe essere approvata in quanto non sussistono motivi reali per
manifestare, potrebbe anche funzionare. E si creerebbe un precedente
pericolosissimo. La situazione, dicevamo, è irrisolvibile e se passa il
concetto che basti occupare la statale per ottenere cose inottenibili, la
situazione diventerebbe ingestibile, una bomba a intermittenza pronta a esplodere
ogni volta ci sia una richiesta da parte dei residenti nel palazzone.
Eppure
basterebbe applicare la legge. E chi la viola dovrebbe subirne le conseguenze.
Luca
Craia
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