Mauro Falcucci, Sindaco di Castelsantangelo Sul Nera |
È un
alternarsi di segnali positivi e di segnali negativi, il post terremoto nell’area
sibillinica, un intermittenza tra atti di coraggio e atti di pochezza, tra gente
che si dona e gente che chiude le porte, uomini che remano e uomini che buttano
l’acqua in barca. È bellissima l’iniziativa nata a Castelsantangelo Sul Nera da
un gruppo di terremotati che amano la loro terra, un’iniziativa nata
sovraccomunale e di respiro nazionale per ridare linfa a questa terra sconvolta
dall’impeto della natura. “Tutti agibili per un giorno” si chiama questa bella
idea dell’associazione “Un aiuto concreto per Castelsantangelo Sul Nera” e
vorrebbe riunire in una grande festa tutte le attività della zona insieme a
stand gastronomici e a un grande palco dove far esibire artisti di caratura
nazionale e oltre. Una giornata per segnare la rinascita economica di questa
terra alla quale, fin da subito, hanno dato entusiasta adesione imprenditori,
commercianti e diversi nomi noti dello spettacolo. La cornice scelta per l’evento
è il magnifico scenario del santuario di Macereto, nel territorio del Comune di
Visso.
L’entusiasmo,
dicevamo, degli organizzatori e della popolazione dei paesi dell’area non
corrisponde, però, all’atteggiamento di alcune istituzioni che sembra abbiano
trovato qualcosa da ridire sulla cosa. Sembra, infatti, da quello che leggiamo
sul Corriere Adriatico, che il Sindaco di Castelsantangelo Sul Nera, Mauro
Falcucci, si sia lamentato del fatto di non essere stato coinvolto nella cosa,
anzi, di non saperne proprio nulla. Gli fa eco, da Camerino, il Vescovo,
Monsignor Giovanni Brugnaro, anche lui lamentandosi di non avere avuto alcun
contatto e stabilendo fin da subito l’indisponibilità del santuario di Macereto
per “insuperabili difficoltà tecniche”. Sembra strano, già a una prima
occhiata, che il vescovo non sapesse dell’iniziativa ma sapesse di queste
difficoltà. Ma si sa, le vie del Signore sono infinite.
Mons. Francesco Giovanni Brugnaro, vescovo di Camerino |
Gli
organizzatori, si capirà, non l’hanno presa affatto bene, anche perché, in
realtà, il Sindaco Falcucci è stato avvisato con una mail già il 15 gennaio
scorso, una mail molto chiara che spiega come, pur non avendo giurisdizione su
Macereto, il primo cittadino di Castelsantangelo era chiamato a partecipare,
sia a livello morale che concreto. Per quanto riguarda la Chiesa, invece, l’associazione
aveva contattato da tempo il Parroco, don Gilberto, che si era detto più che
disponibile e che avrebbe incontrato il Vescovo per discutere la questione
proprio in questi giorni. Quindi le informazioni c’erano. Cosa è successo,
allora?
Speriamo di
capirlo a breve, anche perché un’occasione come questa non va sprecata e chi si
mette di traverso non fa certo un buon servizio a queste terre massacrate. È strano
questo atteggiamento, perché gli altri Sindaci, Pazzaglini per Visso, che tra l’altro
ha competenze territoriali su Macereto, e Rinaldi per Ussita, avevano aderito
con entusiasmo. Quindi perché Falcucci non gradisce? È un bel mistero. Come
rimane un mistero l’atteggiamento, in verità non proprio cristianissimo, del Vescovo
di Camerino e delle sue difficoltà “insuperabili”: non so quali esse siano, ma
da qui a giugno credo che qualsiasi difficoltà possa essere ampiamente
superata.
Spero che
Brugnaro e Falcucci ci ripensino. Questa terra non ha bisogno di ripicche e di
gente che mette il broncio perché, magari, si è sentita sminuita nella sua
figura istituzionale. Qui c’è solo bisogno di remare tutti nella stessa
direzione: sindaci, cittadini, preti e vescovi. Questa è un’occasione splendida
per aiutare il territorio a rinascere. Farla fallire sarebbe davvero un
peccato, specie per mancanza di volontà e questioni di poco conto. Comunque, si
può sempre pensare a un altro ambiente, ma Macereto sarebbe uno spettacolo.
Luca
Craia
Nessun commento:
Posta un commento