È con un
tempismo sbalorditivo che il Consiglio Regionale delle Marche ha approvato
stamattina una mozione della stessa maggioranza per chiedere “presso tutte le
sedi istituzionali competenti” che venga modificata la normativa vigente in
tema di autorizzazioni a costruire. Con la mozione si chiede che i Comuni
terremotati possano decidere autonomamente se e come autorizzare l’edificazione
di manufatti temporanei su suolo privato, cosa attualmente non possibile.
Si faccia
attenzione: tra il chiedere e l’ottenere ce ne passa, perché la decisione se
modificare o meno la legge non spetta certo alla Regione. Si tratta comunque di
un fatto positivo anche se a dir poco tardivo. Questa richiesta, infatti, poteva
essere fatta mesi fa e magari si sarebbe potuto fare qualcosa di concreto per l’inverno,
in modo da non far passare a chi è rimasto in loco la stagione più rigida in
roulotte ghiacciate.
Vale la pena
anche ricordare che, alle deroghe disposte da alcuni comuni sulla stessa
materia, fu proprio la Regione Marche a disporne l’annullamento tramite un’apposita
circolare. Si potevano spendere le stesse energie per muoversi nel senso in cui
ci si è mossi ora, ma meglio tardi, anzi tardissimo, che mai.
L’assessore
Sciapichetti, quello che qualche tempo fa chiese agli allevatori terremotati perché
non si fossero costruiti le stalle provvisorie da soli, ha dichiarato: “la
situazione di grave criticità causata dal sisma nelle Marche ci impone di
snellire e semplificare le procedure”. Già che si
sia capito questo è un bel passo avanti. Ora però servono azioni concrete.
Luca
Craia
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