Facebook mi
ricorda che domani sarebbe stato il sessantasettesimo compleanno di Enzo Conti.
Non lo sarà perché Enzo non è più con noi e la mancanza si sente ogni giorno
che passa. A me manca come amico, prima di tutto. Enzo era una di quelle
persone che sai che ci sono. Passare a salutarlo, sedermi alla sua scrivania
con l’intento di stare cinque minuti e accorgersi che già è passata un’ora è
una delle cose che rimpiango di più. La piacevolezza della discussione, anche quando
su posizioni diverse, come spesso accadeva, mi manca forse più del suo immenso
amore per la cultura.
Ma manca
anche e soprattutto alla nostra Montegranaro. La sua assenza si sente, è forte
e la vediamo del panorama delle iniziative culturali. Enzo era un formidabile
timoniere quando si trattava di organizzare eventi culturali. Certo, lo dovevi
affiancare perché, da buon intellettuale, inteso nel senso più nobile del
termine, ero scarsamente dotato di senso pratico. Ma lui era capace di trovare
testi, fonti, alibi culturali per qualsiasi cosa ci venisse in mente. Lo
ricordo, vulcanico alla ricerca di testi per la Settimana della Cultura, l’ultima
volta che l’abbiamo organizzata insieme. Lavorare con lui era delizioso, perché
non c’erano mai screzi, semmai c’era un confronto aperto e sincero.
Manca a
Montegranaro, ma questa mancanza lo rende ancora vivo tra noi, perché il suo
spirito lo si sente forte, anche nelle derive degli ultimi anni, anche nella
mancanza di unità che affligge in mondo culturale di Montegranaro. Allora
auguri Enzo, e auguri a noi, perché sappiamo tenerti vivo nei cuori e nelle
menti, a farci da guida, come hai sempre fatto.
Luca
Craia
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