Che la
seduta aperta del Consiglio Comunale di Montegranaro tenutasi sabato mattina
sia stata più un convegno che un’assise istituzionale è sotto gli occhi di
tutti: eccetto Gismondi, che si è imposto e ha parlato quasi all’inizio, subito
dopo il rispettoso spazio concesso al Prefetto, gli altri Consiglieri Comunale
sono stati lasciati in coda, causando, peraltro, le ire di Mauro Lucentini che
ha abbandonato la seduta prima del voto sulla mozione.
In un
commento su una condivisione del mio
precedente articolo (leggi articolo)
il Presidente del Consiglio Comunale, Walter Antonelli difende il proprio
operato con queste parole: “Per stabilire la verità, i capogruppo avevano la priorità per
intervenire, come per altro previsto dallo statuto, per cui ha chiesto e parlato
solo Gismondi, successivamente si è proceduto seguendo l'ordine di iscrizione,
tanto che alla fine erano iscritti Pavoni, Lucentini e Perugini. Ad onore del
vero all'inizio Lucentini si era iscritto poi ha chiesto di cancellarsi. Tutti
i Consiglieri si sono prodigati ha chiedere di anticipare l'intervento dei loro
politici di riferimento e nel limite del possibile ho cercato di accontentarli.
Dire che non ho rispettato i consiglieri è lontana dalla verità”.
È curioso innanzitutto che Antonelli, che ha sempre trovato spazio
sia per le sue esternazioni che per le sue precisazioni su questo blog,
stavolta abbia preferito precisare ben lontano da esso, quasi nell’intento di
non essere letto e commentato dall’autore dell’articolo da lui in qualche modo
definito come dicente il falso, togliendomi in qualche modo il diritto di
replica. A smentirlo, però, ci sono le parole di Mauro Lucentini che scrive: “All'inizio mi ero iscritto a parlare ed ho
rinunciato per favorire l'intervento di Gastone Gismondi. Quando Lei e il
sindaco mi avete chiamato al tavolo, mi avete chiesto di lasciare precedenza al
Prefetto (cosa che abbiamo accettato) e poi mi avete chiesto quale ordine si
doveva seguire per gli interventi. Io personalmente vi ho ricordato che eravamo
in un Consiglio Comunale e magari era il caso di intervallare gli interventi
dei consiglieri con quelli degli ospiti. Cosa che non è avvenuta perché dopo Gastone
Gismondi siamo arrivati oltre le ore 13.00 e nessun altro Consigliere ha più
avuto facoltà di parlare. A quel punto ho scelto di andarmene e non essere
complice di tale buffonata. Detto ciò penso che il teatro La Perla sia stato il
posto azzeccato per la commedia a cui abbiamo assistito, ma tutto ciò avrò modo
di chiarirlo in modo più esplicito nei giorni prossimi sulla stampa. Concludo
chiedendomi: come fa tale compagine elettorale, incapace di gestire un semplice
Consiglio Comunale, ad amministrare in modo serio la nostra Montegranaro? Si immagini Lei
la risposta”.
Il punto è che non si è trattato di una seduta istituzionale, dove
i Consiglieri Comunali sono gli attori principali e gli ospiti, appunto, sono ospiti.
In realtà chi ha assistito è stato partecipe di un convegno, a tratti anche
interessante, sul tema della crisi calzaturiera. Un convegno mascherato da Consiglio
Comunale che, al di là della valenza politica che è parsa piuttosto debole, rimane
una testimonianza di quanto questa maggioranza tenga in scarsissima
considerazione il ruolo stesso del Consiglio Comunale e dei Consiglieri.
Antonelli può giustificare quanto vuole ma i fatti parlano chiaro.
Luca
Craia
Foto estratta e modificata dalla pagina ufficiale del Comune di Montegranaro - autore dell'originale: Gianfranco Mancini.
Nessun commento:
Posta un commento