Dicono che
non deve essere una passerella ma la fanno in teatro, la seduta del Consiglio
Comunale di Montegranaro aperta sul tema della crisi del settore calzaturiero,
come se fosse attesa chissà quale folla oceanica o come se fosse necessario
dare un palcoscenico agli attori di un comparto industriale che tutto fa meno
che pantomime. Un Consiglio Comunale convocato sulla scorta di un suggerimento
della CGIL, al quale certamente le associazioni di categoria non potevano
negarsi ma che lascia tante perplessità. E la più grande è questa: che potere
potrà mai avere un Consiglio Comunale per influenzare l’evoluzione di una crisi
che investe settori e fattori su scala macroeconomica?
Al momento
possiamo solo attendere e vedere cosa verrà fuori dalla seduta di domattina.
Quello che però è certo è che questa iniziativa arriva dopo tre anni di
amministrazione in cui non si è fatto nulla, ma davvero nulla, per sostenere il
comparto calzaturiero. Non si è nemmeno approfittato della presidenza della
Provincia, per quel poco che potesse contare, quando era ancora in mano al
nostro assessore ai lavori pubblici. Non si è mosso un dito o spesa una parola
per coinvolgere le istituzioni regionali e nazionali che, pure, dovrebbero
essere referenti in quanto rappresentanti degli stessi partiti che governano
Montegranaro.
Ora speriamo
che domani si inverta la tendenza e che si cerchi davvero di fare qualcosa. E
quel qualcosa potrebbe essere anche l’asfaltare le strade della zona
industriale o trovare modi per sostenere il credito tramite fondi europei.
Non è grande il raggio d’azione di un Comune, ma fino a oggi non ci si è
neanche pensato. Chissà che da domani non si cominci. Speriamo.
Luca
Craia
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