Mi sono presa un attimo di tempo. Un minuto per pensare, un minuto per
soffermarmi sulla bellezza della vita.
Nel marasma che abbiamo vissuto, infatti, c'è una donna che, nel suo essere meravigliosa,
è passata volutamente inosservata. Volutamente perché, se fino a qualche mese
fa non conoscevo direttamente la sua discreta persona, ad oggi posso dichiarare
a chiunque mi legga che, nonostante il terremoto, le notti in camper ed i suoi fantastici
86 anni, la signora Franca le telecamere e le fotocamere le ha sempre
rifuggite. E se io invece oggi sono qui a parlarne è per far conoscere a quante
più persone possibile la forza di una donna solo all'apparenza mite e sottile
ma che, sotto le sue esili spalle, porta avanti con forza la sua attività di
famiglia: la Peschiera di Visso.
Con un energia che si avverte in qualche timido sorriso che si alterna a
qualche frase detta invece con forza, Franca si dedica periodicamente alla
nascita delle sue amate trote, curando gli avannotti (i piccoli delle trote,
per chi non lo sapesse), togliendo i gusci ormai vuoti dai filtri delle griglie
per consentire il continuo ricambio d'acqua e quindi la corretta ossigenazione
(operazione, lo ricordo, INTERAMENTE MANUALE, che avviene per mezzo di una
paletta/colino), sorvegliando per tante ore al giorno, anche nei periodi più
freddi, che le vasche abbiano il continuo ricambio di acqua costantemente
corrente.
Un lavoro sfiancante, a basse temperature e con parecchia umidità.
Nonostante il terremoto. Nonostante gli 86 anni, nonostante la vita che ormai
si svolge in camper; nonostante lei rifugga le telecamere e le fotocamere, nonostante
non sia comparsa in nessun servizio tv, come quello sulle “donne del terremoto”,
di cui anche io sono stata protagonista.
Perché, nonostante tutto, Franca ogni giorno fa da mamma a moltissime
piccole trote, e Franca è proprio la sola donna del terremoto che tutte noi
vorremmo essere, l'unica da cui dovremmo trarre spunto.
Sempre avanti così, piccola grandissima Franca!
Silvia
Bonomi
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