Chi si
aspettava risposte, pochi in realtà, è probabilmente rimasto deluso. Chi si
aspettava uno spettacolo no. È stato molto spettacolare il Consiglio Comunale aperto
convocato dalla maggioranza che governa Montegranaro per cercare soluzioni alla
crisi del calzaturiero. Lo spettacolo lo ha dato il “serraglio” di politici di
piccolo/medio rango che si sono presentati in sala e sul palco del La Perla, lo
hanno dato i Sindacati indicendo la prima manifestazione di lavoratori che si
vede a Montegranaro da almeno quarant’anni, come se mai ce ne fosse stato bisogno
in questo lasso di tempo, lo hanno dato i nostri amministratori gestendo l’intera
faccenda con una superficialità alla quale stiamo rischiando davvero di
abituarci.
Eppure non è
stato tempo completamente perso. Ci sono stati, tra le varie passerelle
scontate e ampliamente previste, spunti interessanti, come l’intervento dell’europarlamentare
pentastellata Laura Agea che ha fatto un quadro molto completo della situazione
e indicato il ruolo dell’Europa in una eventuale soluzione dei problemi, cosa
piuttosto complessa a quanto pare.
Interessantissimo
l’ex Presidente della Provincia di Fermo e attuale assessore regionale a
bilancio e finanze, che ha esplicitamente parlato della possibilità che vengano
erogati fondi, legati al terremoto, anche per zone fuori dal cratere e fuori
dalle aree di crisi come la nostra, indicando in Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio
a Mare, Montegiorgio (sua terra d’origine e bacino elettorale) e Montegranaro come
possibili destinatari di tali fondi. Facciamoci un nodo al fazzoletto e
ricordiamocelo bene.
Molto
esplicativo anche l’intervento di Paolo Petrini, deputato Pd che ha provato a
difendere l’indifendibile accusando l’intera imprenditoria locale di non
essersi adeguata ai tempi e assolvendo, nel contempo e in toto, l’opera del
governo marcato Pd. La reazione del pubblico è stata forte ed è pensabile che
Petrini sia stato graziato dal ricevere una fila di poltroncine in fronte dal
fatto che le stesse siano inchiodate a terra.
Da questi
spunti possiamo estrapolare note positive che potrebbero tramutarsi in fatti
concreti, ma lo sapremo soltanto nei prossimi mesi. Per il momento possiamo
registrare il flop di interesse, interesse che non c’è stato. Un insuccesso clamoroso
dell’iniziativa da un punto di vista di pubblico che non ha risposto. La sala,
definita gremita dal Sindaco Mancini che, evidentemente, stava fantasticando,
era piena solo per metà e per lo più di addetti ai lavori, fatta eccezione per
gli operai che avevano manifestato poco prima in piazza. Tristissima la
pressochè totale assenza di imprenditori, che evidentemente hanno dato poco peso all'iniziativa, e direi a ragione, eccetto quelli che ricoprono ruoli
istituzionali, ai quali non è nemmeno stato dato spazio a sufficienza per
esprimersi.
Gravissimo
anche il trattamento riservato ai Consiglieri Comunali a cui non è stata data
parola se non verso la fine, mentre pare fosse stata concordata un’alternanza
di uno a uno con gli interventi degli ospiti esterni. Questo ha fatto infuriare
Lucentini che ha abbandonato il teatro prima del voto sulla mozione.
Scarsissimo rispetto anche per la cittadinanza a casa che, foss'anche stata
interessata, non ha avuto modo di ascoltare il Consiglio perché non è stato
allestito nemmeno il consueto streaming.
A
stigmatizzare l’approssimazione dell’Amministrazione Comunale di Montegranaro
lo stesso Fabrizio Cesetti che ha rimproverato i suoi colleghi di schieramento
prima per aver criticato l’assenza del Presidente della Regione, Ceriscioli,
col quale, però, non era stato concordato alcunché, almeno secondo Cesetti. Poi
un altro rimprovero circa l’informazione sulla disponibilità di fondi regionali
che, secondo l’assessore, non ci sarebbe stata. Triste.
In sostanza,
niente di diverso da quanto ci si aspettasse, ma attendiamo: nei prossimi mesi
vedremo se i minimi impegni presi diventeranno realtà. Gli appunti li abbiamo
presi.
Luca
Craia
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