La notizia è
di quelle buone, ma buone davvero, e avendola data il Sindaco di Visso,
Giuliano Pazzaglini, c’è da ritenerla più che fondata. La Statale della
Valnerina sembra vedere una soluzione, dopo le tante preoccupazioni destate dal
terremoto in poi, a causa della chiusura dovuta alla frana che ha bloccato la
strada di collegamento principale tra la zona marchigiana dei Sibillini e l’Umbria,
tagliando addirittura fuori importanti frazioni di Visso. Ora sembra che l’ANAS
abbia a disposizione quel milione e mezzo di Euro necessario per ripristinare
il collegamento con la massima sicurezza e questo fa tirare un gran sospiro di
sollievo a tutti. Pare che l’intervento sia anche piuttosto rapido, tanto che
si prevede la riapertura entro il prossimo maggio.
Tutto
questo, per quanto estremamente positivo, contrasta però con quanto si è detto
fino a oggi, ossia che per intervenire era necessario un monitoraggio della
frana piuttosto lungo e che, quindi, i tempi si sarebbero dilatati in maniera
molto più importante di quanto, invece, oggi appaia necessario. E da qui i
dubbi: non credo che quanto affermato da Pazzaglini, che riporta informazioni
dirette dall’ANAS, quindi da tecnici specializzati, comporti dubbi di
superficialità. Ritengo che i lavori saranno fatti a dovere, evitando qualsiasi
rischio nel percorrere la strada aperta. Ma allora fino a oggi che si è detto? Che
si è fatto? E se ci vorranno solo tre mesi per riaprire la strada, perché non
ci si è mossi prima? A quest’ora la strada sarebbe già stata aperta e la
ricostruzione decisamente più agevole.
Prendiamola
positivamente: ora Visso potrà ricongiungersi con le frazioni rimaste in “zona
umbra” ma, soprattutto, il collegamento con l’ovest sarà ripristinato,
agevolando sia il passaggio di mezzi e materiali per la ricostruzione ma anche
quello di eventuali turisti, essenziali per la ripresa economica dell’intera
zona.
Luca
Craia
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