Io lo
capisco, Ubaldi, con la sua ansia di apparire a ogni costo. Non può farsi
offuscare dagli alleati politici, lui che non appartiene ad alcun partito, che
non ha una struttura se non una specie di associazione-partito nella quale non
si sa chi sia il presidente, chi sia in direttivo, che statuto abbia eccetera.
In coalizione, con lui, c’è il PD che, per quanto il segretario Roberto Basso
abbia fatto del tutto per disintegrare a livello di sezione, una struttura
ancora ce l’ha, e ha anche uno zoccolo duro a livello di elettorato che è
difficile da annullare.
E allora eccolo che si arrabatta e si ammazza di fatica
per cercare di accaparrarsi uno spazio di visibilità, due righe sul giornale. E
per farlo non esita ad attaccarsi medaglie non sue, rasentando il ridicolo.
Poco importa, come ha scritto egli stesso sulla pagina Facebook de L’Ape Ronza,
è tutta pubblicità gratuita, basta che se ne parli.
Così eccolo
vantarsi dell’impegno della Protezione Civile, impegno nel quale non si capisce
che tipo di paternità abbia. Non importa: va a Montecavallo a portare i beni
raccolti dai volontari, così come era andato a portare un assegno del Circolo
Tennis. Che c’entra Ubaldi? Niente, però la medaglia sta lì, mica la lasceremo
per terra.
Mi si
potrebbe obiettare che anche altri sono andati sul giornale e hanno fatto
vedere il loro impegno per i terremotati. Vero. Ma quello era un impegno loro,
non di altri, un impegno diretto portato avanti con associazioni che quello
fanno: si danno da fare per gli altri e, giustamente, rendono pubblico il loro
operato. Il Vicesindaco, piuttosto che farsi un vanto delle iniziative
politiche che promuove, preferisce vantarsi di quelle altrui. Non sarà perché,
riguardo alle sue, di iniziative, ha poco materiale?
Luca
Craia
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