Una volta
era il campo da tennis del quartiere Santa Maria, a Montegranaro. Poi, col
tempo, è stato trasformato in campo da calcetto. Una struttura carina, utile
per il quartiere dell'area Boncore, dove far giocare i ragazzi e ricreare gli adulti. Ma non è
così semplice.
Lo
spogliatoio, costruito insieme al campo da tennis una quarantina di anni fa, ha
il tetto di eternit. Un incendio, mesi fa, ha seriamente danneggiato la
copertura e ora sta perdendo pezzi. La cosa è stata più volte segnalata ma non
si è mai provveduto a sanare la situazione. Idem dicasi per la scarpata al lato
del piccolo impianto. È scoscesa e piuttosto pericolosa. Ai residenti è stato
detto che si sarebbe provveduto a mettere una protezione ma passa il tempo e la
protezione non si vede.
Ma la cosa
più grave, secondo molti residenti che me l’hanno segnalata, è che il campo è
diventato luogo esclusivo per un nutrito gruppo di stranieri, misto tra adulti
e ragazzi, che, oltre a giocarci, compiono ripetutamente danni. “Hanno rotto
tutto”, mi ha raccontato un cittadino che vive poco distante “e se proviamo a
dire qualcosa ci insultano e minacciano”. I bambini e i ragazzi del quartiere
non possono più utilizzare quello spazio perché viene di fatto impedito dagli
occupanti abituali, che arrivano lì da tutta Montegranaro. Ovviamente anche la
presenza di amianto sconsiglia di frequentare il campo, ma soprattuto l’atteggiamento
di questo gruppo di stranieri costringe a tenersi alla larga. La mancanza di
videosorveglianza, inoltre, rende la zona ulteriormente poco sicura.
È una
situazione esasperante alla quale nessuno sembra voler porre rimedio, ma che
certamente non va nella direzione di una pacifica convivenza tra Italiani e
immigrati.
Luca
Craia
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