A novembre
scorso sembrava stessero per arrivare, i 580.000 Euro della Regione Marche per “sistemare”
da un punto di vista sismico la scuola di Santa Maria, a Montegranaro. In
realtà “sistemare” è una parola grossa, visto che, con l’intervento che si
intende mettere in campo, si porterebbe l’indice di vulnerabilità sismica a
0.75, quindi ben al di sotto dall’1.00 ottimale. Ma questo sembra bastare all’Amministrazione
Comunale. E sembra bastare anche ai genitori degli alunni che frequentano il
plesso, visto che nessuno o quasi ha alzato una voce o speso una parola per
chiedere maggiore sicurezza.
Il fatto è,
però, che siamo quasi alla fine di marzo e mancano un paio di mesi alla fine
della scuola. Però di questi 580.000 Euro ancora non c’è traccia. “Cercheremo
di fare coincidere l’inizio dei lavori con la fine dell’anno scolastico, anche
se l’intervento è sostanzioso e servirà tempo” diceva Ediana Mancini il 12
novembre 2016 e aggiungeva: “stiamo aspettando che il Ministero eroghi le
risorse per fare la gara di appalto, che dovrà essere espletata entro fine
marzo”. A fine marzo ci siamo, ma della gara d’appalto non si parla. Non ne
parla il Sindaco, non ne parlano gli assessori, silenzio assoluto da parte dei
genitori, del Consiglio di Istituto e dell’Istituto stesso che, del resto, sta
accettando supinamente ogni decisione del Comune fin dall’insediamento della
nuova dirigente.
Se è vero
come è vero, e come afferma la stessa Mancini, che l’intervento è “sostanzioso”,
c’è da chiedersi quando si pensa di cominciare e, soprattutto, quando si pensa
di finire. Il rischio, secondo me, è che si arrivi lunghi con l’inizio del
prossimo anno scolastico. Al che sarà tutta da vedere. Ma non c’è fretta.
Luca
Craia
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