Siamo in
pieno centro, anzi, stiamo parlando di una delle porte principali del centro o,
almeno, così dovrebbe essere. La torre “Zed” era stata progettata per collegare
viale Gramsci, cuore di quel poco di vita che c’è a Montegranaro, con il
parcheggio sottostante. Costata cifre astronomiche sia per la magnificenza del
progetto che per lo stop prolungato dei lavori voluto da una protesta
pseudo-popolare cavalcata politicamente dai soliti noti, la torre non ha mai
assolto pienamente al suo compito, generando, negli anni, problemi su problemi:
insufficiente un solo ascensore per coprire il fabbisogno nei rari giorni in
cui c’è gente davvero, tipo durante il Veregra Street Festival, utilizzata mal
volentieri dai Montegranaresi, negli ultimi anni, con l’Amministrazione
Mancini, sta vivendo il periodo più buio, nel vero senso della parola.
L’Amministrazione
Comunale attuale, infatti, come del resto per tutto quello che è stato
realizzato dai precedenti governi cittadini, ha progressivamente lasciato
degradare la struttura dove nemmeno vengono più sostituite le luci esterne che
la caratterizzavano. Il parcheggio sottostante è buio pesto e di notte diventa
luogo pericoloso, viste anche le note vicende di cronaca e la cattiva fama che
gode la zona, direttamente collegata col famigerato Campo dei Tigli che, di
notte, è terra di nessuno, di teppisti e malfattori assortiti. La passerella
sta diventando il cesso degli ubriachi, così come lo stesso vano ascensore e
molti si lamentano, specie nel fine settimana, della sporcizia indescrivibile
che vi si trova, tra urina e vomito.
Un degrado
grave in pieno centro, un segnale di abbandono al quale non si rimedia certo
allargando marciapiedi o cambiando l’arredo urbano. Ci sono due ordini di
problemi, uno di decoro e l’altro sociale. Quello di decoro è facile da
risolvere: basta smettere l’atteggiamento puerile di far marcire i prodotti
delle passate amministrazioni che, piacciano o no, ormai ci sono, sono costati
cari e bisogna farli funzionare. Quello di ordine sociale è più complesso, e
riguarda i nostri giovani e la cultura dello sballo. Non è facile intervenire
per fermare questa tendenza, ma anche qui bisognerebbe cominciare a porsi il
problema e certamente non incoraggiarlo. Per esempio si potrebbe iniziare col
prossimo Veregra Street, limitando la vendita di alcolici a una determinata ora
e facendo rispettare gli orari per quanto riguarda rumori e schiamazzi. Il
centro, e non solo il centro storico, lo si recupera anche così.
Luca
Craia
Nessun commento:
Posta un commento