Era una
notizia davvero bella, troppo bella per essere vera. E infatti non lo era. L’apertura
della Statale della Valnerina non sarà così veloce come comunicato da alcune
testate giornalistiche, come Cronache Maceratesi e la stessa agenzia AGI, che
riportavano parole attribuite al Sindaco di Visso, Giuliano Pazzaglini. È lo
stesso Pazzaglini che, in un post sul suo profilo personale, smentisce la
notizia precisando che i tre mesi indicati nella stessa serviranno forse solo
per “risolvere il problema della frana”, mentre per sistemare i versanti serviranno almeno altri sei mesi.
Una doccia
fredda per chi aveva gioito alla notizia. Anche io, riportando questa
informazione, ieri avevo sollevato qualche dubbio, anche perché i tre mesi
riportati nell’informazione poco si accordavano coi tempi lunghi indicati in
precedenza. Rimangono le perplessità sul ritardo, perché se è vero che i tempi
tecnici debbano essere quelli indicati da Pazzaglini, è anche vero che di tempo
se ne sta perdendo davvero tanto, troppo.
Riaprire la
Valnerina è essenziale per la zona. È la via di comunicazione principale con l’area
Umbra, e la frana, oltre a impedire il collegamento di diverse frazioni di Visso
col capoluogo, blocca il normale scambio commerciale ed economico tra i
paesi a est e quelli a ovest, creando un danno enorme all’economia locale,
strettamente legata a commercio e turismo. Il fatto che ancora, a marzo, non si
sia fatto pressochè nulla per risolvere la situazione dà l’esatto segnale di
come la gestione dell’emergenza sia in qualificabile. La buona notizia, quindi, comunque c'è, perchè almeno si sta iniziando a fare.
Luca
Craia
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