Fa sorridere, ma con un sorriso
amaro, leggere la motivazione per la quale Roberto Basso, assessore all’ambiente
del Comune di Montegranaro nonché locale segretario del Partito Democratico,
lascia la segreteria alla vigilia del Congresso che eleggerà il nuovo vertice
di Palazzo Francescani. Basso dice: “il lavoro all’interno dell’amministrazione comunale non mi lascia molto tempo per
altre cose da seguire”, relegando tra le altre cose da seguire un incarico
piuttosto delicato come quello di guidare il partito con la maggioranza
relativa in seno all’Amministrazione Comunale e al Consiglio Comunale
montegranarese. Forse è proprio per questa sorta di sottovalutazione che il partito,
a Montegranaro, dopo una storia fatta di lotte di classe e impegno politico
pressante, è ridotto ai minimi storici con soltanto una settantina di iscritti.
Forse il passo, Basso, avrebbe dovuto compierlo prima.
Quello che non
si capisce, però, è quali siano questi impegni che tengono lontano l’assessore
all’ambiente dal suo incarico politico all’interno del suo partito. A ben
vedere, Montegranaro è ridotta a un immondezzaio in mezzo a una giungla di
erbacce, non propriamente un successo per un assessore all’ambiente molto
impegnato nel suo incarico. Probabilmente il nostro giovanissimo ingegnere è
troppo occupato in mansioni non proprio inerenti al suo ufficio. Lo vediamo
spesso, infatti, intervenire su questioni legate all’urbanistica o ai lavori
pubblici, questioni che non gli competono ma che sembrano appassionarlo
particolarmente, tanto che viene avvistato spessissimo nei pressi dell’Ufficio
Tecnico Comunale. E questo, se fino a poco fa si poteva spiegare con l’aiuto
che gli era stato richiesto dal collega Perugini, momentaneamente
superimpegnato a presiedere una Provincia di Fermo inutile quanto immobile, ora
che Perugini si è sgravato di questo ulteriore compito, Basso che c’ha da fare?
Magari si occupasse di più del paese e del suo compito specifico, lo capiremmo
meglio.
Gli succede
Laura Latini, in qualità di reggente fino a ottobre, data in cui si terrà il
Congresso Cittadino (ci vorranno spazi immensi per far votare i settanta e
rotti iscritti) in cui si eleggerà il nuovo direttivo del PD. La Latini è
Consigliere Comunale, anche se non ce ne siamo mai accorti un granchè vista la
latitanza di interventi, proposte, azioni politiche. Dicono che durante le
sedute del Consiglio Comunale sia molto presa dall’uso del suo smartphone e
che, solo al momento del voto, alzi gli occhi verso il suo segretario per
attendere istruzioni. Ora che il segretario è lei, vedremo a chi si rivolgerà. Oltre a questi meriti, comunque, pare sia
anche molto amica e fedele al Segretario uscente, e questo mi pare requisito
fondamentale. Tutto questo fa ben sperare che possa proseguire nell’opera
portata avanti dal suo predecessore Basso e che, al termine del suo pur breve
mandato, gli iscritti al PD montegranarese da settanta possano arrivare a
trentacinque. Vedremo.
Luca
Craia
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