Strane celebrazioni per la Festa
dalla Liberazione, a Montegranaro, strane quanto è strana, almeno in questo
frangente, l’alleanza tra forze che, ideologicamente, celebrano l’azione dei
Partigiani e forze che, invece, hanno sempre sostenuto i Repubblichini di Salò.
Ma la stranezza, fosse tutta qui, sarebbe puro esercizio retorico. Invece
risiede altrove, in questioni più di ordine pratico che ci indicano sia quanto
sia distratta l’Amministrazione Comunale sia quanto, sostanzialmente, sia
ipocrita la celebrazione di una festa che dovrebbe essere importante per tutta
la Nazione ma che, evidentemente, viene programmata più per dovere
istituzionale che per convinzione.
Mi riferisco a due fatti capitati
ieri. Il primo: la celebrazione ufficiale, svoltasi in piazza Mazzini, ha
dovuto fare la gimcana tra le bancarelle del mercato. A quanto pare nessuno ha
pensato, autorizzando il mercato canonico del martedì concomitante con la
festa, che ci sarebbero stati problemi logistici. Non è la prima volta che
capita: ricordiamo celebrazioni novembrine per le Forze Armate davanti a un
monumento ai Caduti inaccessibile per le auto in sosta, perché nessuno si era
ricordato di mettere gli opportuni divieti. Distrazioni.
Non è una svista, però, che gente
che lavora per il Comune sia stata al lavoro durante le celebrazioni.
Nonostante la Festa Nazionale, gli operai della ditta che lavora al rifacimento
di viale Gramsci erano in cantiere, così come la spazzolatrice era in funzione
nel quartiere Santa Maria. Io capisco che chi debba svolgere lavori
indispensabili socialmente lavori in giorni di festa, ma in questi due casi mi
pare che l’utilità sociale non ci sia e che questi lavoratori potevano godersi
la festa in pace. A quanto pare in Comune non danno poi così peso al valore del
25 Aprile.
Luca
Craia
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