È un gesto importante, quello comunicato stamattina dal Sindaco di
Visso, Giuliano Pazzaglini, un gesto non soltanto simbolico che va nella
direzione di reagire al torpore delle istituzioni nazionali e regionali nei
confronti di un problema che, a distanza di mesi, rimane ancora insoluto. Unire
le volontà di ripartire dopo il terremoto dei quattro comuni della Valnerina
più colpiti è un fatto rilevante, primo perché moltiplica esponenzialmente le
forze a disposizione, sia in termini di capacità di trattativa che di
visibilità, secondo perché segna la determinazione con cui i quattro Sindaci
coalizzati vogliono testimoniare la volontà di non arrendersi.
Giuliano Pazzaglini, Sindaco di Visso, Marco Rinaldi, Sindaco di
Ussita, Marco Falcucci, Sindaco di Castelsantangelo sul Nera e Pietro Bellini,
Sindaco di Preci hanno acceso una luce, anzi, un faro che illumina a giorno un
problema che pare essere stato dimenticato dai media e dalle istituzioni. Non
si può nemmeno parlare di ricostruzione quando ancora si devono rimuovere le
macerie a distanza di quasi sei mesi dall’ultima scossa, e già i grandi media
non ne parlano più. In quanto alla politica, sembra che, oltre ad Amatrice, il
terremoto non ci sia stato e non abbia prodotto effetti, mentre la Regione
Marche dorme sonni beati, cullandosi in un’idea di turismo lontanissima dalla
realtà e dalla zona geografica che più avrebbe bisogno di sostegno.
L’accordo tra i quattro Comuni evidenzia la necessità di tenere
accesi i riflettori sul problema, di continuare a parlarne, così come, nel mio
piccolo, sto cercando di fare anche io nonostante critiche e superficialità. È necessario
continuare a denunciare lo stallo nell’evoluzione dell’emergenza, portando alla
luce tutti i problemi, piccoli e grandi. Ora, in quattro, parlando coralmente,
certamente ci si può far sentire meglio.
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