Intendiamoci: Federico Ciabocco,
imprenditore ginesino che ha investito nella zona “Calepio” di Montegranaro e
ora sta eseguendo i lavori di urbanizzazione asfaltando le strade della
vergogna, non ha torto per niente nella sua ricostruzione della storia di
questa vicenda ancora oscura della quale forse non sapremo mai tutta la verità.
Che le responsabilità dello stallo che ha riempito Montegranaro di scheletri di
cemento armato e incompiute risiede negli amministratori di allora, quelli che
decisero un’operazione sulla carta splendida ma nei fatti scellerata, affidando
la chiave di un’iniziativa che avrebbe potuto rivoluzionare il paese a una
ditta notoriamente inaffidabile e pericolosa. Però la ricostruzione è parziale
e, messa come la mette stamattina il Corriere Adriatico, responsabilizza solo l’attuale
opposizione mentre sappiamo bene che anche parti dell’attuale maggioranza erano
al governo a quei tempi, così come non si può tacere sul ruolo dell’opposizione
di allora che davvero poco fece per evitare questo scempio, come le stesse
dichiarazioni arcinote di Beverati in Consiglio testimoniano.
Appare molto strano, comunque,
questo intervento del costruttore, che io conosco personalmente e ne posso
testimoniare intelligenza e correttezza. È strano perché Ciabocco, in tutti
questi anni, non ha parlato mai. Non si è mai lamentato. Non abbiamo mai letto
una sua parola sui giornali. Eppure ora si sente in dovere di intervenire per
dire cose lapalissiane, che tutti sappiamo, ma dette (o trascritte) in modo
strumentale. Come mai un imprenditore intelligente come Federico Ciabocco si
presta a una strumentalizzazione politica evidente come questa?
Non lo so ma mi pare di vedere il
motivo nel comportamento strano e contraddittorio del giornale che pubblica l’intervento.
Il quotidiano ha dato per mesi il tormento all’Amministrazione Comunale con il
conteggio dei giorni di attesa per l’asfalto. Lo ha fatto con notevole ritardo
rispetto alle reali lamentele ed esigenze della gente, lo ha fatto mesi e mesi
dopo che altri mezzi di comunicazione, come questo blog, se ne occupavano e ne
parlavano. Eppure il giornale era sempre stato piuttosto amichevole con la maggioranza
politica montegranarese. Questa presa di posizione contraria deve essere stata
irritante per gli amministratori di piazza Mazzini. Questo articolo, con ogni
evidenza, riesce in qualche modo a riequilibrare i rapporti col governo
cittadino, che sia voluto, studiato o fortuito. Fatto sta che, così, non
abbiamo certo un’informazione chiara e, soprattutto, corretta.
Luca
Craia
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