A Monte San Giusto volevano
costruire un impianto di recupero rifiuti speciali non pericolosi, cioè
gli inerti derivanti da lavorazioni edili. Per quanto tali rifiuti vengano
definiti, appunto, non pericolosi, certamente un impianto di questo genere ha
un grosso impatto ambientale sia in termini di rumorosità che di produzione di sostanze
polverose più o meno nocive. Questa considerazione aveva mosso, già dal 2014,
diversi cittadini sangiustesi per opporsi alla realizzazione dell’opera che
aveva, invece, l’approvazione dell’Amministrazione Comunale. I cittadini,
supportati economicamente da alcuni imprenditori locali, evidentemente più
sensibili riguardo alle tematiche ambientali, si erano costituiti in comitato e
avevano mosso tutti i passi possibili per bloccare l’iter. Già lo scorso 27
maggio la Provincia di Macerata aveva preannunciato il proprio diniego all’autorizzazione
dell’impianto. Nei giorni scorsi il diniego è diventato ufficiale, con grande
soddisfazione dei membri del Comitato.
Scongiurato il pericolo costituito dalla presenza di
questo stabilimento nelle campagne tra Monte San Giusto e Villa San Filippo,
che avrebbe avuto conseguenze gravissime, oltre che sull’ambiente, anche sull’economia
vista la presenza in zona di diverse attività ricettive che ne sarebbero state
danneggiate, ora si possono tirare le somme. È quello che fa il Comitato stesso
su Facebook, ringraziando i cittadini che si sono adoperati per il successo
dell’iniziativa a salvaguardia dell’ambiente, dando i giusti meriti agli
imprenditori che si sono impegnati economicamente, e muovendo accuse, seppur
velate, contro i responsabili di questo mancato danno ambientale.
Perché di questo si tratta: di un danno ambientale
scongiurato grazie all’attenzione e al senso civico dei cittadini. Se la
Provincia di Macerata ha ritenuto di rigettare la richiesta di autorizzazione,
il motivo va ricercato nella potenziale pericolosità della presenza dell’impianto
in una zona come quella individuata. È quindi una vittoria dei cittadini ma una
pesante sconfitta per la cattiva politica, quella politica che ha cercato di
insabbiare tutto, di non far conoscere alla cittadinanza quanto stava per
accadere salvo poi rimanere inerte di fronte alle istanze di tutela da parte
dei cittadini. Insomma, i cittadini di Monte San Giusto hanno fatto da soli e
hanno vinto. Il Comune ha indubbiamente perso. Ha perso l’occasione per
dimostrarsi reale rappresentanza dei bisogni e delle esigenze della
cittadinanza, ha perso l’occasione per essere l’ente che tutela la propria
città, il proprio ambiente, il futuro del proprio territorio. E ora tace,
continuando ad assumersi silenziosamente responsabilità politiche enormi.
Luca
Craia
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