Stamattina, a Foligno, si è tenuto
un vertice tra gli Ordini Professionali e la Regione Umbria per fare il punto
sulla situazione post-terremoto. Al termine dell’incontro, il Presidente della
Regione Umbria, Catiuscia Marini, è tornata a parlare, dopo mesi di silenzio sul tema,
della questione riguardante la Valnerina e del suo ruolo fondamentale per il
rilancio economico delle zone colpite dal sisma. Il Presidente umbro ha parlato
in generale di strade e, per quelle di suo competenza, come la provinciale 477
che collega Norcia a Castelluccio, ha reso noto che sono già stati progettati
gli interventi necessari, con relativi finanziamenti e bandi di gara, perché la
strada torni a essere fruibile entro giugno, in tempo per la fioritura.
In quanto alla Valnerina, chiusa per
la frana che la blocca all’altezza delle gole, la Marini ha detto che "la
statale che porta a Visso è fondamentale per far ripartire il turismo e il
lavoro in questo territorio". Parole sante che arrivano dal versante
sbagliato o, quantomeno, meno interessante per le prospettive marchigiane. Nelle Marche, infatti, ormai da troppo tempo non si parla più di Valnerina, né
si sa se i famosi monitoraggi, propedeutici a fantomatici lavori di ripristino che
non sembrano essere nemmeno stati ancora pensati, siano almeno stati
approntati. Rincuora, quindi, sentire di nuovo qualcuno che si interessi del
problema, ma avremmo voluto ascoltare anche qualcosa di rassicurante sul
lato marchigiano dei Sibillini che, invece, tace. (foto
Gianluca Scarponi)
Luca
Craia
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