Ceriscioli che parla della ricostruzione post-terremoto al futuro,
a otto mesi dalla prima scossa, è sintomatico di come si abbia il polso della
situazione. Ha incontrato le parti sociali del settore edile stamattina, il Presidente
della Regione Marche. “L'idea è, attraverso tutto quello che servirà
nelle Marche per uscire dal terremoto e ricostruire quella che è la parte
pubblica e privata, di convogliare dentro la ricostruzione l'impegno delle
tante imprese del settore con una collaborazione forte tra le associazioni di
categoria che seguono gli imprenditori e il sindacato attento al tema del
lavoro e alla sicurezza sul lavoro per avere una ricostruzione pulita, senza
infiltrazioni, potendo quindi farne una grande occasione in termini di sviluppo
e di crescita" dice Ceriscioli. E tutto suona molto bello e giusto. Poi,
però, se si ripensa al fatto che ancora ci sono le macerie in giro e che le
poche opere fatte fino a oggi sono state compiute dall’Esercito, verrebbe da
dire: ma questo, fino ad adesso, dov’è stato?
Luca
Craia
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