martedì 14 novembre 2017

Dopo secoli tornano i Silvestrini a Sant’Ugo



Vedere un Padre Silvestrino celebrare in Sant’Ugo, a Montegranaro, dopo almeno cinque secoli di assenza è un fatto emozionante e toccante, specie pensando che la chiesa più antica e preziosa di Montegranaro, fino a pochi anni fa, era stata completamente dimenticata e ridotta a un magazzino. Ieri sera, invece, un folto gruppo di fedeli ha potuto assistere alla Santa Messa celebrata da padre Armando, del monastero silvestrino di Fabriano. Una cerimonia semplice ma molto coinvolgente, impreziosita dalla chiesa stessa che, con le luci soffuse e la sua atmosfera unica, sostiene il raccoglimento e la spiritualità.
Una presenza quasi improvvisata, quella del monaco a Montegranaro, arrivato tramite conoscenze che, purtroppo sfollate per il terremoto a Porto Sant’Elpidio da Fabriano, hanno voluto organizzare l’incontro di preghiera nella chiesa intitolata proprio a quel Beato Ugo, silvestrino e discepolo di San Silvestro, che ha vissuto a Montegranaro ma che è sepolto in Santa Maria in piano, a Sassoferrato, a pochi chilometri dal monastero fabrianese. Una giornata che padre Armando ha dedicato interamente al ricordo del Beato, con una visita pomeridiana alla fonte miracolosa, dove è stata raccolta dell’acqua poi distribuita ai fedeli.
In questo modo la chiesa di  Sant’Ugo riprende vita. Non solo turismo culturale, quindi, ma anche il ritorno al ruolo di tempio cristiano, dove vengono celebrati riti e si prega. È un fatto rilevante per chi crede, ma anche chi non crede deve intrepretarlo in modo estremamente positivo, in quanto un luogo prezioso come Sant’Ugo deve vivere di vita propria e queste occasioni aiutano chi, come me, da anni lavora perché questo avvenga. Molto probabilmente non sarà la prima occasione di preghiera curata dai Silvestrini nella nostra splendida chiesa.

Luca Craia

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