È carino che si insegnino ai
giovani le tecniche per creare un centrotavola, o per costruire una ghirlanda
natalizia quandanche come decorare le palline per l’albero di Natale. Sarebbe
un modo simpatico e costruttivo per creare aggregazione e insegnare qualcosa di
pratico a generazioni nate e cresciute col naso appiccicato a uno schermo
luminescente, a discapito di manualità e contatto umano vero. Sarebbe
plausibile, e lo è comunque, se fosse una delle attività che l’Informagiovani
di Montegranaro svolge. Un po’ meno quando, attività come questa, sono le
uniche.
Gli Informagiovani sono enti
gestiti dai Comuni che nascono negli anni ’70 con la finalità prima di informare,
donde il nome, i giovani, dare loro consulenza su come orientarsi nel mondo del
lavoro e crearsi un futuro. Nessuno vieta a un ufficio Informagiovani di fare
corsi e iniziative più frivole, ma lo scopo dovrebbe essere quello di aiutare i
giovani a crearsi un futuro che difficilmente potrà passare per la capacità di
fare un centrotavola. A Montegranaro iniziative di consulenza, corsi di
orientamento, seminari su come crearsi una professionalità o applicare la
propria non mi risultano e, se ci sono, non sono pubblicizzati quanto i corsi
per fare le palline dell’albero.
L’Informagiovani, per quanto
gestito da privati per conto del Comune, rimane un servizio pubblico, pagato
dai contribuenti, e questo servizio va dato.
Quindi credo che corsi come quelli in partenza in questi giorni siano
belli e positivi come svago e divertimenti se inseriti in un insieme di iniziative più concrete e di
sostegno al lavoro e alla creazione di un futuro per i giovani, altrimenti credo servano a poco.
Luca Craia
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