sabato 11 novembre 2017

Lo stipendio delle borse lavoro

Ci sono lavoratori che lavorano davvero per quattro soldi. Una volta i sindacati avrebbero scatenato l’inferno per situazione come quelle di cui voglio parlare, oggi sono ritenute normali, anzi, chi percepisce una miseria di stipendio è ritenuto comunque più fortunato di chi non ne percepisce affatto. Ma lavorare quasi gratis è, secondo il mio modestissimo parere, immorale per il datore di lavoro e avvilente per il lavoratore, non mette quest’ultimo nelle condizioni di dare il meglio di sé, non lo motiva, mentre il datore di lavoro ottiene un vantaggio dall’impego di una forza decisamente sottopagata.
Le borse lavoro sono uno strumento per dare lavoro a categorie sociali nella necessità di essere inserite nel mondo lavorativo in maniera assistita. Il Comune di Montegranaro usufruisce di un certo numero di borsisti e li paga attraverso un contributo regionale che può essere integrato dal Comune stesso. Questi lavoratori, quindi, percepiscono una somma, che possiamo chiamare stipendio ma in maniera impropria, che varia dai circa 100 Euro mensili erogati dalla Regione a un massimo di circa 300 Euro, sempre mensile, quando il Comune integra la cifra. Questi lavoratori, a fronte di questo compenso, lavorano circa sei ore al giorno, a volte di più. A volte sono chiamati a mansioni rischiose o a orari inconsueti, per un salario che definire misero è un eufemismo.
In passato l’integrazione del Comune faceva arrivare i compensi a circa 600 Euro mensili ma, con l’attuale amministrazione comunale, questi sono stati livellati verso il basso. Non entro nel merito di quello che stabilisce la legge, ricordando che, in Italia, la legge ha tolto quasi tutte le garanzie ottenute negli anni dai lavoratori. Faccio solo una considerazione di merito, pensando che un lavoratore che percepisca uno stipendio, chiamiamolo così, di 300 Euro al mese quando va bene sia un lavoratore sottopagato. Se a farlo è un ente pubblico credo che ci sia qualcosa di assolutamente sbagliato.

Luca Craia

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