L’impressione, si badi bene,
è solo un’impressione, è che si stia finanziando la campagna elettorale
prossima ventura per la tornata delle amministrative con i soldi del terremoto.
L’impressione è data dal fatto che si stiano assegnando un sacco di soldi a
Comuni che andranno al voto nel 2019, retti dal PD, che hanno subito danni
relativamente lievi o che non ne hanno proprio subiti, sottraendo di fatto
risorse alla ricostruzione. L’esempio è dato dai due comuni che ho più vicini:
Montegranaro, dove vivo, e Monte San Giusto, qui di fronte. Stanno piovendo
soldi su queste amministrazioni comunali rette da maggioranze targate PD e in
entrambi i casi questi soldi non vanno a coprire spese di ricostruzione vera e propria.
A Montegranaro si aggiusta il municipio, che è sì fatiscente ma certamente non
per causa dell’ultimo terremoto, e la scuola di Santa Maria che idem come
sopra. A Monte San Giusto aggiustano una scuola che forse qualche danno lo ha
avuto e Palazzo Bonafede che era puntellato già da prima. Opere necessarie ma non legate al terremoto, opere che, sicuramente, avvantaggeranno le coalizioni che reggono le maggioranze di governo attuali nelle prossime elezioni. Insomma, a pensare male si fa peccato, lo so, ma
non so voi, io ho questa nettissima impressione, unita a quella che si stia
continuando a perpetrare il disegno di spopolamento delle zone montane.
Insomma, due piccioni con una fava. Prendili per fessi.
Luca Craia
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