Non vedo preoccupazione tra i
nostri politici per la questione del gasdotto che attraverserà il territorio montegranarese,
né in maggioranza né all’opposizione. Eppure dovrebbe preoccupare, perché non è
esatto quello che dice l’assessore Perugini quando afferma che il tutto non
toccherà le abitazioni. Montegranaro ha case dappertutto e se è logico che
nessuno farà passare un tubo che porta gas a 75 atmosfere sotto una palazzina,
è anche logico che la distanza da zone abitate non sarà mai sufficiente per
essere tranquilli. C’è gente che vedrà passarsi il gasdotto a 30/40 metri da
casa e la cosa è preoccupante.
Eppure non parla nessuno. La
maggioranza stava evidentemente cercando di far passare tutto in sordina esattamente
come tentò di fare con l’antenna Vodafone, salvo poi, evidentemente, rendersi
conto che la gente si sarebbe probabilmente agitata accorgendosi degli scavi e
dei cantieri. Quindi hanno deciso, all’ultimo momento, di convocare il Consiglio
Comunale, almeno con la coscienza saranno a posto, tanto più che il parere del
Consiglio non sarà in alcun modo vincolante.
L’opposizione, dal canto suo,
non ha ancora spero una parola sul caso, nemmeno i 5 Stelle che lo sollevarono
per primi mesi fa. E se la gente, almeno quelli più attenti, si preoccupa, la
politica fa l’indiana. Del resto i risarcimenti per gli espropri saranno probabilmente
corposi e, in un periodo di crisi e stagnazione immobiliare come quello
attuale, per qualcuno liberarsi di un terreno facendoselo pagare anche bene
potrebbe essere un buon affare prima di tutto. E creare disturbi ai buoni affari
può far perdere parecchi voti.
Vedremo che accadrà in
Consiglio Comunale ma rimane il fatto che, anche questa volta, non si è fatta
informazione e si è tenuta la cittadinanza all’oscuro di una situazione che
coinvolge direttamente e pesantemente la pubblica sicurezza.
Luca Craia
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