Brutta scena di una brutta
televisione e di una bruttissima informazione, quella vista ieri a “Non è l’arena”
di Massimo Giletti. Il conduttore, cacciato dalla Rai per essere stato poco
accondiscendente con l’amministrazione regionale delle Marche, cerca di
recuperare mettendo in scena un attacco vergognoso ai danni dei Sindaci
terremotati. Il Primo Cittadino di Visso, Giuliano Pazzaglini, ha dovuto subire
una sorta di linciaggio prima a opera del conduttore che gli ha impedito di
rispondere a domande costantemente provocatorie con le quali scaricava
responsabilità per i ritardi nella consegna delle SAE sulle spalle, appunto,
dei Sindaci. Una manovra a tenaglia organizzata a dovere, con la stoccata
finale del solito Klaus Davi che fa addirittura scattare un applauso indotto. Pazzaglini
non è stato messo in grado di difendere sé e i suoi colleghi sindaci da queste
accuse che, chi conosce le problematiche reali, sa essere infondate.
La questione, però, è che le
problematiche le conoscono solo quelli che le vivono, mentre il resto d’Italia
si rifà a quanto sente in televisione o legge suo quotidiani nazionali. E l’informazione
di regime che passa è questa: la colpa non è dello Stato, non è del Governo,
non è della Regione Marche, la colpa non è della burocrazia, del guazzabuglio
di leggi e provvedimenti. La colpa è dei Sindaci. E con questo si chiude la
questione.
È falso, e lo sappiamo tutti,
almeno noi che seguiamo da vicino queste vicende, ma sappiamo anche il potere
che i mass media hanno sull’informazione e sull’opinione pubblica. E il disegno
è chiaro: il regime intende scaricarsi delle sue responsabilità e lo fa tramite
la disinformazione e l’uso di strumenti quali questi tristi personaggi televisivi.
E il popolo italiano ci crede.
Luca Craia
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