ELENA
LEONARDI: LA SANITA' MARCHIGIANA HA IL DOVERE DI CURARE AL MEGLIO QUESTA BIMBA
Comunicato integrale
La
vicepresidente della Commissione Sanità Regionale Elena Leonardi ha presentato
un atto ispettivo sulla vicenda della piccola Clizia, la bimba pesarese finita
sugli organi di informazione per il "triste" trattamento burocratico
riservatole dalla Asur pesarese.
La piccola,
nonostante la sua grave patologia, sopravvive necessitando di particolari cure
e di una gestione che dovrebbe essere garantita dalla sanità pubblica mentre
tutto ricade sulle spalle della famiglia. E' la mamma che provvede alla
ventilazione meccanica non invasiva, alla cosiddetta derivazione liquorale e
alla gestione del catetere. Dalla sanità regionale ci sono "intralci
continui" come si legge, esempio emblematico è quello della mancata
consegna, ancora oggi, della necessaria carrozzina posturale.
Tante belle
parole quelle che il Pd sbandiera sulla sanità e sul sociale e poi il sindaco
di Pesaro non trova nemmeno il tempo di ricevere la mamma della piccola Clizia.
Nella sua
interrogazione la Leonardi evidenzia come anche il trasporto verso la città di
Roma, qaundo la bimba deve essere ricoverata al "Bambin Gesù", avviene
con auto propria della famiglia insieme ad una bombola di ossigeno a bordo, col
rischio di uno scoppio in caso di incidenti.
La
rappresentante del partito della Meloni pertanto chiede a Ceriscioli
innanzitutto come si intende riprendere l'assistenza domiciliare
infermieristica che grava attualmente sulle spalle della povera mamma. Si
chiede inoltre come si intende ripristinare la necessaria attività
fisioterapica, abbandonata per “assenza di specializzazione" in merito.
Quando arriverà inoltre l'indispensabile carrozzina posturale e come la Regione
intende evitare il ripetersi di simili episodi di burocrazia? Esempi lampanti
sono i descritti impedimenti nei confronti della stesura di impegnative o di
ricette che servono da salvavita per la piccola bimba.
Per la Leonardi simili episodi non dovrebbero nemmeno accadere: le
cure all'Ospedale di Rimini anzichè a Pesaro, perchè in quest'ultimo ospedale
non si sa come trattare le emergenze del caso, sono il sintomo di una sanità
che si fa bella sulla carta ma che nella realtà non tiene conto delle esigenze
dei cittadini più deboli o più svantaggiati.
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