Una società che non assuma
come valore condiviso e incontestato la condanna senza distinguo del nazismo in
ogni sua forma è una società malata. Se la stessa destra moderna non riesce ad
affrancarsi dal suo passato nefasto rinnegandolo ed evolvendosi, è una destra
destinata a soccombere.
La cosa più triste della
vicenda del Carabiniere che ha attaccato al muro della sua caserma la bandiera
dell’Impero Tedesco utilizzata dai neonazisti per aggirare le norme contro l’apologia
del nazismo come se fosse un cimelio del nonno non è la figura di questo
ragazzo, evidentemente disturbato e comunque inadeguato a indossare la gloriosa
divisa dei Carabinieri. La cosa più triste è la stridente arrampicata sugli
specchi della destra popolare sui social, in difesa della figura di questo
povero demente, una difesa che insulta prima di tutto l’intelligenza di chi la
propone. Il vessillo affisso sul muro dal giovane carabiniere non sarebbe una
bandiera nazista bensì la bandiera della marina imperiale tedesca. Quindi il
carabiniere sarebbe un appassionato di marina tedesca e non un nazista. Nessuna
condanna da destra, al massimo qualcuno propone di occuparci d’altro, che i problemi
sono altri come se questo non sia un problema enorme.
Il problema invece è grosso. Questa
destra non vince, non può vincere. Ma ci condanna i cittadini moderati a dover
scegliere tra una sinistra che sinistra non è più ormai da tanto tempo e una
destra che rimane becera e disumana. Una condanna per l’Europa e rimanere
incastrata nei meccanismi di politiche distruttive i cui effetti stiamo pagando
tutti. Questa destra, con questo pensiero, non può essere alternativa a niente,
nemmeno a quella pseudo-sinistra che sta distruggendo l’Italia.
Luca Craia
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