Non sono uno psicologo ma
sono abituato a trattare con la gente e a cercare di capire il loro stato d’animo.
Per questo non credo di sbagliare se vedo insicurezza nelle parole di Sindaco e
Assessori del Comune di Montegranaro pronunciate ieri nella tradizionale
conferenza stampa e riportate doviziosamente, oltre che dai notiziari, dalla
stessa pagina Facebook ufficiale dell’Ente. Sono parole che tendono a
giustificare oltre che a celebrare il proprio operato, e se la seconda è cosa
naturale da parte di chi fa politica, la prima fa pensare che non tutto sia
andato come doveva andare. E questo lo intuiamo anche dalle condizioni in cui
versa il paese.
Si dicono bravi da soli, i
nostri amministratori, e lo fanno con grande enfasi, un’enfasi esagerata. Si
dice che parlano i fatti ma poi questi fatti vengono illuminati a giorno con
riflettori verbali che ne evidenziano i lati positivi soltanto. Si indica la
realizzazione del nuovo marciapiedone come una grande vittoria ma non si parla
dei tanti problemi che pure ci sono e dell’iter che tutto è stato meno che
partecipato, come invece di vorrebbe far credere.
Si parla di crisi e di come
il Comune si stia muovendo, ma non si forniscono dati reali su un comparto che
è sempre più in difficoltà e non si parla di obiettivi centrati o da centrare.
In realtà sappiamo tutti che in questo campo il Comune può fare ben poco e
sappiamo anche che nemmeno quel poco è stato fatto, mentre si sono prese
iniziative di facciata, buone per andare sul giornale ma che nessun effetto
positivo hanno prodotto per il comparto che è sempre stato linfa vitale per
Montegranaro e che oggi rischia di scomparire.
Si parla di iniziative
sociali, che poi sono quelle che ci sono sempre state, magari anche un po’ ridotte,
ma non si parla di operai e cassaintegrati che faticano a trovare lavoro, di un
commercio che langue, di un indice demografico in calo e di tante promesse
disattese, come il baratto amministrativo che ha riempito tante bocche per poi
rimanere lettera morta per anni nonostante l’approvazione del Consiglio Comunale.
Si parla di scuole e di soldi
piovuti dal cielo ma non si parla di studi di vulnerabilità mai fatti e che ancora
sembrano lontani a venire, di disagi per i ragazzi e per i genitori e di rischi
concreti che chi va a scuola a Montegranaro corre per edifici tutt’altro che a
norma.
Un’autocelebrazione pompata
al massimo, insomma, che nasconde una forte insicurezza e forse la certezza di
non aver fatto tutto bene come si vuole far credere, insicurezza che si
evidenzia soprattutto quando ci si difende senza accusa, in una excusatio non
petita macroscopica, spiegando i disservizi con la solita solfa della carenza
di personale. Il personale è carente, lo era prima e lo sarà probabilmente
anche in futuro, era cosa nota. E il confronto continuo e incessante con la
passata amministrazione, come se la campagna elettorale non sia mai finita ora
che sta per iniziarne una nuova, è la ciliegina sulla torta.
Un altro anno e qualche mese
di questa consiliatura, e poi si rivoterà. Il 2018 sarà l’anno in cui l’Amministrazione
Mancini sparerà le cartucce più pesanti, con l’aiuto della Regione che ha
elargito un bel po’ di soldi per finanziare, più che le opere, il giornalino
elettorale che le evidenzierà. Sarà un anno importante, per Montegranaro, un
anno che lascerà il segno nel bene o nel male, come ogni ultimo anno di
amministrazione per le tante giunte che si sono susseguite, almeno quelle che
sono riuscite ad arrivarci. Speriamo bene.
Luca Craia
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