È nata come supporto all’impeto
creativo dell’assessore Roberto Basso verso Veregra Street ed è cresciuta
molto, di importanza e di iscritti: l’associazione Veregra Lab, da gruppo
informale di giovani impegnati nella creazione di scenografie per la kermesse estiva
montegranarese e ora costituiti in associazione a tutti gli effetti con tanto
di sede comunale.
È come se Montegranaro avesse
di nuovo una Pro Loco, perché la neonata associazione è evidentemente il
braccio dell’Amministrazione Comunale nel mondo associativo, un mondo nel quale
la coalizione guidata da Ediana Mancini, in realtà, ha avuto sempre rapporti
che definire pessimi è un eufemismo e nel quale, ora, si approccia in maniera
indiretta grazie all’impegno di questi ragazzi.
L’associazione gode della
piena fiducia del Comune, che le ha concesso quello che forse è lo spazio più
bello tra quelli a disposizione dell’Ente, i locali seminterrati del Municipio
che si affacciano su vicolo del Forno. E sembra sia già scritto che sarà loro
assegnato anche il sotterraneo dell’Ospedale Vecchio, locale bellissimo
ripetutamente richiesto anche da altre realtà come l’Ente Presepe.
Nel frattempo non ci si
occupa più soltanto di Veregra Street ma ci si dedica ad altre attività
culturali, come l’innovativa manifestazione artistica che è partita ieri e che
un po’ fa sparire la storica galleria d’arte dell’altrettanto storica associazione
Arte 2000 che apre la sua porta proprio pochi metri sopra quella di vicolo del
Forno. Magari fare insieme sarebbe stato più bello e proficuo, ma a Montegranaro,
si sa, va così.
Ha tutti i connotati per
essere la Proloco ufficiosa, l’associazione principale nelle mani dell’Amministrazione
Comunale e quella che, con cotanto appoggio, può creare davvero molto, forse di
più delle altre associazioni che, invece, fanno da sole coi loro mezzi. E se
alla prossima edizione di Veregra Street questo sodalizio passerà dalla mera
creazione di addobbi a un ruolo più organizzativo, allora avremo l’investitura
ufficiale.
Luca Craia
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